188 MURO XI, CKVO 111. ue troverebbe la porzione, clic il governo comperò dalla famiglia Molin. L' estensione di questa prima aggiunta fu il triplo, circa, dell’antico arsenale: e, a somiglianza di quello, fu circondato subito di muraglie. La costruzione stessa di queste ce ne attesta la doppia epoca ; perche, dalla torre summentovata sino all’ angolo della odierna officina delle corde, vi si riscontra un’ età alquanto più antica di quella, che ci si mostra dall’altra porzione di muro, la quale dal detto angolo progredisce nella direzione di tramontana. Tutto il tratto, compreso in questo nuovo ingrandimento, nominossi Campagna, forse a cagione delle ortaglie che vi aveva la famiglia Molin ; e nominossi anche Tana, il quale vocabolo evidentemente é una corruzione di Tanai, nome del fiume, sulle cui sponde sorgeva la città, dove i veneziani facevano il più forte commercio del canape e dove avevano, sino dall’ anno 1281, vastissimi fondachi ed altri stabilimenti mercantili (1). Tana, io dissi, fu perciò nominata questa porzione di arsenale, perchè qui si fecero i depositi del canape per uso marittimo di ogni genere, anzi se ne dicevano casa del canevu i magazzini, ov’ esso tenevasi custodito, e dove se ne facevano i lavori. Ed oltre a questi locali per conservare e lavorare il canape, furono eretti sull’ area acquistata nuovi cantieri, * nei » quali, dice il dotto ingegnere navale G. Casoni (2), lo slancio » delle galee al mare operavasi al lembo di Tramontana. » Ivi pur anco si eressero, forse col disegno di Andrea da Pisa, alcune officine, e de’ locali per uso di magazzini e per deposito di remi. E qui similmente furono dipoi fabbricate, nel 1390, anche le officine delle fonderie, le quali sino a quel tempo erano state dov' era il ghetto degli ebrei. Questa prima aggiunta venne unita all antico arsenale per (i) Questi furono preda delle fiamme c naie di Venezia, la quale forma parte deperirono intieramente nel 1410. 1’ opera municipale di Venezia e le sue (a) Nella sua Breve storia deli' Arsa- lagune, pari. II del I, voi., pag. 106 e seg