510 1,1 BRO Xfl, CAPO I. credè e disse, avere lormato parie il doge e i sei consiglieri del doge eziandio (1) : bensì n’erano come presidi. Tullavolla non si trovano positive memorie, per cui affermare si possa con sicurezza, che Io fossero sino daìla prima sua istituzione: non ee ne porse indizio che il solo cronista Marin Sanudo (2). Ed è falsa similmente l’altra asserzione del suindicato annalista moderno, che il consiglio dei dieci eleggesse tre de’ suoi membri, per comporre l’ nitro tribunale degl' inquisitori di Stato : quando ne dovrò parlare, all’ occasione che ne venne istituita la magistratura ( e ciò fu più di un secolo dopo), correggerò anche questa menzogna e n’esporrò autenticata la verità. Ed egualmente di favoleggiator menzognero, anziché di storico erudito, meritossi il vanto il I)arù coll’ attestare, che la durata del consiglio dei dieci « non doveva essere che di dieci giorni, poi fu » prorogala di dieci altri, poi di venti, poi di due mesi, indi sei • volle di seguito per un egual tempo : e in capo ad un anno si » fece confermare per cinque. Allora si trovò forte abbastanza > per prorogarsi da sé per dieci altri ancora. Tutto che potè ot-» tenersi, spirato quest’ ultimo termine, fu quello che la nuova pro-» roga sarebbe pronunziata dal gran Consiglio: finalmente nel 1529 » questa tremenda magistratura fu dichiarata perpetua. » Nè in tutto questo cianciare del I)arù, una sola proposizione si trova, la quale sia vera. Le parole, che ho portato del registro che ne racconta l’istituzione, ci fanno anche sapere, che la magistratura dei dieci savi era destinata a durare sino al 29 di settembre. Doveva dunque durare più di dicci giorni, nè aveva bisogno d’essere prorogata per altri dicci c poscia per altri venti, e poscia di tempo in tempo, colla proporzione sognata dal Darù. E questa prima solennissima favola ci dà argomento a negargli fede anche per le successive sue affermazioni, senza che io perda tempo a smentirle. Un (x) Annali urbani di Venezia, lih. Ili, (2) Veci, il Tentori, Stor. ven.s tom. V, sec. XV, ann. i3io; stampati in Venezia, pag. 267. 184*•» pag 153.