AxiHo 1315. 337 dell’liidiziouc Xlll.la quale corrisponde all’anno 1315, ed ha l’attestazione legale, scritta dal notaro Giovannino Lombardo, soprannominato Calderio. Fu portala questa lettera, secondo il sistema loro, dall’ uno al-1’ altro dei solili consessi : cioè, il podestà, gli anziani e i consoli, dopo di averla letta, la passarono al consiglio dei Quaranta, e questo poscia la trasmise a quello dei Trecento. Diedero i trivigiani tanta importanza a cotesto affare, che pareva avessero a deliberare sulla sorte di mezzo mondo : per essi, la cui amministrazione ridu-cevasi a breve giro di territorio, riusciva in vero grande cosa l’aver a trattare di materie di stato con la grandiosa repubblica, la quale, avvezza all’amministrazione di ben più vasto dominio e al maneggio di affari assai più gravi e importanti, riguardava questo di Baja-monte come una politica misura di pubblica tranquillità e nulla più, ma non vi dava poi tanto peso da passare degli anni a discuterla nelle primarie magistrature, senza poi nulla risolvere. Convien dire che i trivigiani da un lato fossero ben fanciulli nelle politiche cose, e che dall’ altro avessero grande fiducia nelle ampollose promesse di Bajamonte, e che perciò prolungassero cotanto la deliberazione di un argomento, che in pochi giorni, per non dire in poche ore, avrebbesi potuto condurre a (ine. Il consiglio infatti dei Trecento, a cui era stata rimessa la lettera ducale, decretò, che fossero appositamente eletti quaranta savi, alla cui diligenza ed equità si dovesse confidare 1’ esame del proposto argomento ; ne prendessero opportuna deliberazione e quindi avessero 1’ incarico di rispondere al doge. Nè questi azzardarono di pronunziare giudizio: eglino, dopo inutili ambiguità, restituirono la lettera al consiglio dei Trecento, a cui dicevano appartenere la deliberazione dell’ affare. E fu soltanto allora, dopo tanti passaggi dall’ uno all’ altro dei loro consessi, che il consiglio dei Trecento, nel di 27 giugno 131o, si determinò a scacciare da Treviso Bajamonte e i suoi colleglli : gli atti che, hanno relazione a questo loro decreto, esistono nel citato libro della vol. in. 1 ko