,20	LIBRO IX, CAPO II.
veneziani perdonano agli anconitani ogn’ ingiuria e molestia recala loro in occasione di questa guerra ; — che gli anconitani quindi innanzi dovranno riconoscere e rispellare la sovranità della repubblica di Venezia sul Golfo ; — che gli uni e gli allri a vicenda si guarderebbero nell' avvenire dal recarsi insulto scambievolmente ;
—	e che gli anconitani restituirebbero ai veneziani lutlociò, che fosse ancora in essere presso di loro, di quanto, avevano tolto ad essi nei varii fatti d’ arme di questa guerra. E perchè si conosca a che gran cosa poi finalmente si riduceva il bollino, per cui lanlo ampollosamente parlarono gli storici di Ancona, piacemi portar qui l’intiero elenco degli effetti restituiti, i quali sono minutamente espressi nell’ ¡strumento medesimo di essa pace. Mi piace anche portarlo, perchè ci offre un’ idea di alcuni attrezzi militari adoperati a que’ giorni ed oggidì sconosciuti. Nè mi curo di trasferirne la serie all’ italiano linguaggio, perché la rozza latinità di quel documento lo rende facile ad essere inteso da chicchessia.
     Dopo adunque di avere esposte le condizioni surriferite, e di avere nominato quella della restituzione degli effetti tolti in guerra ai veneziani, così continuasi a dire nel documento :
     « In primis unam tarrittam (i) cum duobus timonibus, una » arbore . centum remis . una antcna . una scala . uno » velo bambacino . et qualuor velis panni canavatii.
     •	Item unam galeam cum una arbore . una anlena . uno timo-
            » ne . una scala . et uno velo.
     •	Item viginliseptem ancoras.
     » llem undecim tarzias quarum decem sunt ad figuram beati
*	Marci et reliqua cum tressis quarum alique sunt rupte.
      •	Item duodccim tallias cattavi.
     » Item duos calzcses.
(i)	Pare, non abbiasi a dubitare, che le	jao trattalo navale, che forma parte del-
 tarnte, dette anche tarede e caracche,	l'opera Venezia e le sue lagune ; part. II
 non fossero navi, di cui i veneziani si ser-	del voi. I, pag. 194. Egli forse non cono-
 vissero in guerra. Ne dubitò il Casoni, nel	sceva o non consultò questo documento.