anno 1289. 98 Era Tolemaide a que’ giorni la capitale delle colonie cristiane e la città di maggiore importanza in tutta la Siria. Ivi s’erano ricoverati tutti i profughi delle altre città della Palestina, conquistate e distrutte dalle armi degl’ infedeli ; ivi approdavano tutti i guerrieri, che si recavano dall’ Europa a difendere la Terra santa ; ivi tenevansi i più ricchi e popolosi mercati di tutto 1’ Oriente. E quanto al suo materiale e alle sue costumanze, giova trarne alcune notizie da Ermanno Cornero (1), il quale lungamente ne scrisse. • —La città erasi accresciuta tanto in ampiezza, come in popolazione: gli edilizii erano costrutti con pietre quadrale, tulle le mura poi s’ innalzavano ad una uguale altezza : una piatta farina, o sia un terrazzo, copriva la maggior parte delle case. Le principali abitazioni erano nell’ interno ornate di pitture, e ricevevano la luce per mezzo di finestre munite di vetri : locché a que’ di era straordinario lusso. Nelle pubbliche piazze, tende di seta o d’una stoffa trasparente guardavano i cittadini dall’ ardore del sole. Tra i due bastioni, che circondavano la città dal lato di levante, innalzavansi castella e palagi abitati da’ principi e da’ grandi: gli artigiani ed i mercatanti se ne stavano nel cuore della città. Nel novero de’ grandi e de’ nobili, che avevano abitazione in Tolemaide, notavansi il re di Gerusalemme, i suoi fratelli e la sua famiglia, i principi di Galilea e di Antiochia, il luogotenente del re di Francia, quello del re di Sicilia, il duca di Cesarea, i conti di Tripoli e di Joppe, i signori di Beroalh, di Tiro, di Tiberiade, di Sidone, d’ibelin, d’Arsuph (2) ecc. Leggesi in una vecchia cronaca, che lutti questi principi e baroni passeggiavano per le piazze pubbliche, portando in lesta delle corone d’oro e di gemme; le giornate vi si passavano in feste, (1) Collez. di Ekard. presso il Michaud, ricadute sotto il potere dei turchi. Dician-Storia delle Crociate, lib. XV, an-* nove erano i dominatori della città di To-oo 1270-1291. lemaide: queglino stessi, ch’erano entrali (2) Erano lutti principi di nome piuc- nella conquista «ii quelle terre : tra questi fhè di fatto, perchè tutte quelle città ; altresì i veneziani. orientali, di cui portavano il titolo, erano