l'i k LIBRO II, CAPO XII. contemporanei d’ altri paesi (i) Bisogna ben essere digiuni affatto dei primi rudimenti della logica, od aver rinunziato del tutto a ciò che si dice buon senso, per volere testimonianze straniere in attestazione di fatti domestici, che pur si confessano incontroversibilmente dimostrati da tanto sfoggio di nazionali testimonianze ! Che mai sono tutti gli scrittori stranieri al confronto anche di un solo documento del pubblico archivio, che ce ne attesta autenticamente la verità ? « Bramerei ; conchiude perciò a questo medesimo proposito il • dotto Tentori, rinfacciando le loro contraddizioni ai componenti » la Commissione giudicatrice ; bramerei, che la loro sapienza » avesse rivelali quai sono gli storici forestieri, che si dovevano • contrapporre in confronto de’ cinquanta e più, allegali da ine, » tutti uniformi cd unanimi nel formar il carattere di Bajamonte. » Ma tal suol essere per lo più la critica rivoluzionaria di chi diventa dotto soltanto nello sconvolgimento della sorte politica delle nazioni, e che, non avendo nulla da perdere, ha almeno lingua da cinguettare. CAPO XII. Congresso dei congiurati per maturare » lo tv progetti. Conosciuto adunque, per le testimonianze solenni fin qui recate, qual fosse il carattere politico e l’indole della congiura Qui-rino-Tiepola ; è tempo, che c’ inoltriamo nel suo labirinto e seguitiamo di passo in passo tutti i movimenti di que’ che la componevano, per conoscerne quindi in tutta la sua estensione la storia. Giunto appena a Venezia Bajamonte, incominciarono radunanze notturne in casa dei Quirini, che abitavano a san Matteo di Rialto ; ed ivi assistevano, oltreché i Quirini ed i Tiepolo, molti (i) Chi ne volesse leggere l’intiero del Tentori «1 questo argomento; alla giudizio, pronunziato da quella Commis- pag. ia3 * seg lione, lo troverà in seguito alla cit dissert.