134 LIBRO 1, CAPO IX. » astretto ogni giorno di tornar a riferire con molta fatica, fu con-» sigliato, che la dovesse mettere in scrittura. ■ Anzi soggiunge, che per questo effetto, • tenuto modo che fosse scritto qui a Vene-» zia a suo padre, che dovesse mandargli le sue scritture e memo-» riali che aveva portati seco e quelli avuti col mezzo di un gentil-» uomo genovese molto suo amico, che si dilettava di saper le cose » del mondo, ed ogni giorno andava a star seco in prigione per » molte ore, scrisse per gratificarlo il presente libro » ecc. Il quale libro è diviso in tre parti. Nella prima descrive i viaggi nell’ Asia centrale : parla per conseguenza dell’Armenia minorfe le della maggiore, al quale proposito egli merita somma lode, perchè tra gli europei egli fu il primo che abbia scritto di queste regioni meno inesattamente di quanti ne scrissero in appresso sino al giorno di oggi. Parla della Turcomania, della Georgia, del Mosul, della Persia e de’ suoi otto reami ; e minutamente poi dà notizie della Tarlarla e de’ molti reami che la compongono. La seconda parte non comprende che la descrizione del Catajo e del Mangi, ed esjflme la storia contemporanea di Cubilai Can, a cui fu tanto caro il nostro, illustre viaggiatore, i costumi, le pratiche, le particolarità curiosissime delle molte popolazioni che ne formano i vasti territorii. La terza parte descrive ad uno ad uno tulti i reami delle Indie e racconta le guerre de’ tartari nell’ Asia meridionale. Di quanto interessamento perciò debba riuscire siffatto libro, ognuno lo può con-ghietturare da sè : massime perchè pochissimi de’ moderni, nessuno degli antichi, ci porsero notizie genuine e precise di quei popoli e di quelle regioni. Nè mi fermerò lungamente ad investigare in quale idioma sia stato scritto nella sua origine questo libro ; se in latino, o in veneziano, o in francese : per ognuno di essi v’ ha chi propende a crederne composlo l’originale ({). Sembra ormai palesemente (i) Chi ne Tolesse aver» copiose notizie, pubblicato in Venezia nell'anno 1847,dalla legga la Prefazione del Lazari, la quale pag. XXXII alla XXX.Vili, precede il libro de' Viaggi di Marco Polo, . •