ànno 131(5. 349 » ilei patriarcado in questo modo li vene con el noslro cancellier, e » apprevenlo un brieve apostolico el qual fo letto in capitolo per el » dito cancellier el dito capitolo de li canonici intexo el tenor de quelo • fo ordenado cliemesser l’archidiacono dexe el dito coineso del dito » messer Hierolimo e messer larchidiacono in compagnia di tutti li » canonici che se trovo davanti laltar grando se inzenogiò el dito co-» meso el cancelier lexe el dito breve da poi el dito messer archidia-» cono ge dete el juramento e fecile baxar laltar c po lo meno a la sedia » drio laltar in dita sedia el ¡mediate se scomenzo per un Canonico • el tedeum con el organo e in questo mezo scomenzando dal pri-» mo de li canonici e solo canonici emansionarj tutti ge andò a dar » obediencia locandoglie le man e le galle da po compiili el tedeum » e lubiiliencia messer larcidiacono dixe le oracion fino se andò in » patriarchado e fo li prexenta la chiave in camera de li patriarchi » el dito comeso senando al so monasterio et linconimi siete in pa-» Iriarchado fin che el dito monsegnor vene in patriarchado acom-» pagnado con la segnoria. » Nò questo diritto d’ investitura limi-tavasi ai soli vescovi e patriarchi, ma eziandio agli abati ed abadesse dei monasteri estendevasi. Al quale proposito giova ricordar qui la notizia, che ci porge nella sua brevissima CronicnVeneta il Be-nintendi de’Ravagnani, eletto Cancellier grande nel 1352, circa le controversie della repubblica nostra colla corte di Roma a motivo della elezione di una badessa del monastero di santo Zaccaria, ai tempi del doge Pietro Polaui, verso l’anno 1136. Imperciocché, avendo voluto il papa Onorio li eleggerla di sua autorità, ed essendosi perciò trasferito a Roma il patriarca di Grado, Enrico Dandolo, nacquero gravissimi dissapori : il papa processava e scomunicava il doge; il doge se ne vendicava contro i fratelli e la famiglia del patriarca, assoggettandoli ad esilii ed a confiscazioni dei beni. Durarono queste discordie intorno a quindici anni, nel qual e intervallo furono mandati a Venezia quattro cardinali, per sedare siffatti dissapori: e furono alla fine amichevolmente ricomposte le cose, circa 1’ anno 1150, ai giorni del doge Domenico Morosini,