anno 1292—1297. 119 tanto più coraggiosamente vi si accingeva, perchè era certo del-1’ ardore de’ suoi, e del desiderio, che avevano, di ricattarsi sui loro rivali con una vittoria, che compensasse le tante sconfitte sostenute in addietro. E più audaci ancora avevali resi il fatto d’arme alla Mcloria, che aveva oscurato per sempre la gloria della repubblica di Pisa. I veneziani d’ altronde, fidati nella superiorità del loro numero, nella recente memoria delle tante sconfitte rovesciate sui genovesi, nella valentìa de’ loro capitani, non si atterrirono punto per la presenza di un nemico, che in tanti incontri avevano messo in rotta. Eglino, rammemorando con fasto le rotte famose de’genovcsi nella Siria e sulle coste della Sicilia, dicevano : « Sono costoro que’ de- • boli combattilori, che contro di noi 1’ hanno Sempre perduta ; » noi sempre gli abbiamo o messi in fuga o fatti prigionieri o » scannati ; in ogni incontro hanno dovuto provarci superiori a • loro. L’indole loro non è cambiata : Genova non può avere for-» mato così presto una generazione di uomini più valorosi di quel-» li, che noi abbiamo vinti. » Con questi sentimenti le due armate si disponevano ad una zuffa, che doveva riuscire accanila, sanguinosa, memoranda e solenne. L’ ottavo giorno del settembre 1297 fu il dì tremendo dell’orribile scontro. 1 genovesi, per approfittare del vento da terra, volsero le puppe delle loro navi verso la spiaggia : i veneziani, alla vista di tale manovra, si prefissero di cacciarli contro terra, incalzandoli colla massa delle loro navi, maggiori di numero e più pesanti. La flotta genovese schierossi allora in due file ; la prima, che »e formava come l’avanguardia, era composta di pochi legni e dei più leggieri ; la seconda, che le stava di dietro, era tracciata dai più robusti e più grossi. Le navi dei veneziani s’ erano appostate 'li rimpetto e formandovi un ampio cerchio." L’ avanguardia genovese incominciò il combattimento : i veneziani, con una meravigliosa destrezza, aprirono il cerchio delle loro navi, entro vi serrarono dieci galere nemiche e quindi tosto lo richiusero. La mischia