138 libhu x, Cafo \r. e i polenti ad una loggia di pensare, che toglieva sempre più dai-1’ animo di que’ che appartenevano alla classe di questi, il sentimento di fraterna uguaglianza, e divideva come in due la nazione. Pur troppo le continue regole, che venivano introdotte nella interna politica dello stato, avevano reso poco meno che una larva di sovranità la ducale magnificenza, ed avevano quasi strappato intieramente dalle mani del popolo ogni diritto della sua naturale e legittima sovranità. Tutta a poco a poco la si andava concentrando nel solo maggior Consiglio. 11 popolo per altro non poteva dirsi affatto escluso per anco da una qualche sovranità, perciocché al maggior Consiglio ammet-tevansi indistintamente i nobili siccome i plebei. Tultavolta erano questi, per lo più, minori di numero a preferenza di quelli ; cosicché 1’ opinione de’ più doveva necessariamente soverchiare quella de’ pochi : ed è ben naturale, che, disgiunta la società in due rami d’ indole differente, gl' interessi degli uni non si potevano conciliare cogl’ interessi degli altri. E vero, che per 1’ elezione de’mem-bri, che componevano questo consiglio, non erano state rpese tali precauzioni, per cui col trasmettergli 1’ autorità gli si trasmettessero altresì i sentimenti, che ne dovevano regolare 1’ esercizio. Tre elettori, scelti per lo più dal gran Consiglio medesimo ; talvolta quattro, due di qua e due di là del canal grande; talvolta sei, tre per una metà e Ire per l’altra dcH’anno; e forse talvolta dodici, due per sestiere, eleggevano tanti cittadini, quanti ne bisognavano a rinnovare tutto quel grande consesso : e il consesso si doveva rinnovare annualmente; ed annualmente si destinavano gli elettori. Pare, ma non è cerio, che questi elettori fossero scelti tra mezzo il popolo : è certo bensì, che su di essi esercitavano tutta la loro influenza, allorché stavano per formarne la lista, la nobiltà della stirpe, la copia delle dovìzie, ¡I maneggio delle raccomandazioni ; e perciò non vi erano ammessi con troppa frequenza i semplici cittadini, mentre lo erano più spesso i nobili e i doviziosi. !Né qui sarà fuor di proposito, che io ponga sott occhio ai r