anno 1276. H * essi loro animosamente all’ incontro c slidaronli alla battaglia. E • con tanta perizia e con si ostinato valore la combatterono, clic » dopo molte ore di combattimento e con grande strage, conqui-» state due galee, fracassatene altre, misero le restanti in fuga, e » con nuovo trionfo ritornarono al porto. Nè questo secondo disa-» stro niegano le veneziane storie, ma ne danno a scusa, perchè » 1’ anconitana squadra avvicinandosi con sulle poppe le venete » bandiere, tolte alle sci galee, che dicemmo sconfitte c catturale » sulla spiaggia di Senigallia, da’veneti furono credute venete, on-» de poi il disordine e la fuga. Aggiungono, che il loro capitano » tornato in Venezia, fu posto in prigione. E certamente, se quello » stratagemma fu vero, tanto imperito fu il capitano di Venezia a » cadervi, quanto il capitano d’ Ancona perito ad immaginarlo e i ad eseguirlo. Il veneto non seppe vincere perchè non seppe com-» battere. » Ed anche qui, nell’ atto stesso, che vorrebbe far mostra di negare la frode usata dagli anconitani, di coprire sè stessi coll’ insegna della nazionalità veneziana, trova in quella un argomento di lode pel suo anonimo capitano. Io poi dico: se tanta trascuratezza troviamo negli antichi cronisti di Ancona, sino a tacere il nome del comandante, che diresse un impresa tanto gloriosa per loro, da non poterne vantare alcun’ altra di più considerevole c grande; c se d’altronde tanta diligenza e precisione troviamo nei nostri, sino a commemorare le più piccole circostanze, c i nomi delle persone, e il numero dei navigli, e i luoghi degli attacchi e l’esito dei conflitti, tuttoché non favorevoli ; a quale delle due parti dovrà appigliarsi il saggio critico imparziale, che cerca scoprire sincera e schietta la verità ? Ed appunto per la esattezza dei nostri cronisti ci è fatto conoscere, che il conflitto navale, in cui gli anconitani opposero ai veneziani le galere predale sulla spiaggia sinigagliese e fregiate della bandiera di san Marco, avvenne, non già contro tutta la flotta veneziana, eh’ era stata dispersa dall’ impelo della procella ned’ era per anco ricomparsa a combattere, ma contro sei galere, che da