amo 1310. 311 calcolo, per altro, ini sia concesso di fare sulle proroghe da lui segnale con tanta precisione prima che quel consesso fosse dichiarato perpetuo ; Io che avvenne, secondo il Darù, nel 1329; e secondo i nostri registri autentici, nel 1335. L’ istituzione avvenne il di 10 luglio 1310: durò, secondo lui, dieci giorni, e poi altri dieci, e poi venti, che sommano quaranta giorni. Poi fu prorogalo per due mesi, e poscia altre sei volle per due mesi egualmente, che formano in tutto quattordici mesi : poi durò un anno e poi cinque e poi dieci, che sommano sedici anni. Ai quali se aggiungansi i quattordici mesi e i quaranta giorni ; ossia, un allro anno, tre mesi e dieci giorni ; si avrà in tulio una serie di diciassette anni, tre mesi e dieci giorni, prima che divenisse perpetuo. Stando dunque al calcolo del Darù, il consiglio dei dieci sarebbe diventato perpetuo a’20 di ollobre dell’anno 1327, e non già del 1329, coni’ egli stesso indicò. Eppure il decreto, che ne stabilisce la perpetuità e permanenza, trovasi registrato nel libro Spiritus della Cancelleria ducale, solto il dì 20 luglio 1335, ed anche nel libro Philippicus ddl'Avogaria del comune, a carte k. Ora, qual fede si potrà quind' innanzi prestare a chi, rimpetto ai noslri documenti incontrastabili, ci s,i moslra così palesemente e solennemente bugiardo ? Tullavolla non sono pochi coloro, i quali sogliono preferire alle testimonianze e alle verità nazionali le favole e le menzogne straniere ! Né meglio del Darù ci si moslra islruilo delle storie nostre il traduttore anonimo, che ne fece l’edizione italiana di Capo Lago nel 1832, e che di sue illustrazioni la corredò. Ma se io dovessi tener dietro a correggere gl’ infiniti errori degli stranieri, seguili ciecamente da alcuni dei nostri, non arriverei mai più a ripigliare il filo della mia storia : si lascino pertanto quelli, e questo riassumasi. Di quelli mi ritorneranno spesse volte occasioni di parlare e di farne altresì la dovuta confutazione.