132 unno x, capo ix. Erano ritornali i Polo a Venezia, precisamente nell anno 1295, siccome poco dianzi ho narrato colle parole di Rusticiano. Fu allora appunto, che il coraggioso Marco, amatore ardente delle patrie glorie ed esperto assai nell’ arte marineresca, volle accorrere aneli’ egli a difendere col proprio sangue quella patria, cui colle sue nobili azioni aveva già sì grandemente onorato in rimote contrade ; e fu allora, che per essa fu condotto a Genova in catene con tante altre migliaia di veneziani, fatti prigionieri in quella miseranda sconfitta. Colà il nostro viaggiatore, nel carcere, che gli fu destina- lo, trovò Rusticiano, uno de’ pochissimi superstiti pisani, che quattordici anni addietro erano stati presi nella battaglia della Meloria, e nel cui luogo sotlcnlravano ora i veneziani prigionieri della batr taglia di Curzola. Marco e Rusticiano, compagni nella sciagura, strinsero assieme colleganza di affetti : quegli narrava i suoi viaggi, le sue vicende ; questi li scriveva e li tramandava alla posterità. E quando, nel 1299, fu conchiusa la pace tra i veneziani e i genovesi, riebbe il Polo siccome tulli gli altri prigionieri la libertà ; e col suo ritorno in patria finiscono le avventure della sua vita gloriosa. Visse quind’ innanzi nel riposo e tra gli agi delle domestiche mura : non si ha certezza dell’ anno della sua morte, ma comunemente lo si conghiettura il 1323, perchè il suo testamento ne ha la data, addì 9 gennaro, mentr’ era aggravalo da malattia. Egli aveva tre figliuole, che ne furono anche le eredi : avevano nome, Fantina, Bellela e Moretta. Dissero alcuni storici posteriori, ch’egli sia stato sepolto nella chiesa di san Lorenzo ; ma la loro asserzione non ebbe altro fondamento, come notò opportunamente il diligente Lazari (1), se nou perchè « forse credettero sepolcro di Marco » quello, eli’ egli per filiale pietà aveva cretto al padre. ■ E sul proposito di monumenti, cIiq ne onorassero la memoria, così prosegue il Lazari sullodato (2) : * Abbiamo cercato di verificare se (i) Piaggi di Marco Polo ecc., Vene- (2) Nella pa*. XXXI. zia 1847, pag. XXX della Prefazione.