LlltKO XII, CAPO XVI. » falsi sospetti, non bisogna smctlcre, per carità, ma continuare » nelle persecuzioni finché si giunse a disfarsene, per paura che » egli non sia spinto ad agire contro il governo o per risentimento » delle sofferte ingiustizie o nel timore d’ averne a patire delle » altre. — Queste massime così opposte alle leggi dell’ umanità e « della giustizia noi le abbiamo lolle dall’ Amelot, e ci affrettiamo * a dichiararlo per norma del lettore ( V. i Amelot, llistoire du » gouvemement de Vcnisc, pag. 201. ), e perchè, eziandio, ricusia-» nio di assumere la singola responsabilità, tanlo più che 1’ autore • da noi consultalo non indica la fonte d’onde egli stesso le ha » prese. Le abbiamo citate, però, per la ragione che nel loro com-» plesso meritano indubbia fede, essendo esse pienamente conformi » a quanto ne hanno detto gli altri storici, non escludendo il Sili smondi. » Io d’altronde, e nel loro complesso e in ogni loro singola parte, le dichiaro menzogne, calunnie, mostruosi aborti dell’ ignoranza e della malignità. Rigetto 1’ autorità dell’ Amelot e degli altri storici quivi in fascio citati ; non escluso il Sismondi, anzi in principalità annoverato. I documenti e le leggi, ch’esistono nei nostri registri, smentiscono le ributtanti menzogne di costoro, e ne dimostrano tulio affatto il contrario. Non mi diffonderò di troppo, benché potrei portare assai lunga serie di documenti e di leggi a testificare la verità delle mie parole. Esporrò storicamente la forma della procedura, clic usavasi, ed a cento e cento luoghi dei registri medesimi rimetto i miei lettori, che ne dubitassero: io dall’esame di questi 1’ ho complessivamente raccolta. Le accuse, fossero secrete o fossero pubbliche; tostochè il Consiglio, colle discipline poco dianzi esposte, avesse deliberato di accettarle; venivano registrate in apposito libro. Esse nel linguaggio, del nostro foro, dicevansi querele : querelanti si nominavano gli accusatori. Acceltate clic fossero, se ne incominciava il processo ; il quale, ridotto al suo termine, ponevasi in un archivio nominalo cassone, e poscia, secondo 1’ ordine progressivo della data, lo si presentava alla deliberazione dei dieci. Sul che, e da osservarsi,