aro 1297. 131 » il più vecchio, in uno allora molto onorato magistrato nella città, * e tutta la gioventù ogni giorno andava continuamente a visitare e » trattenere messer Marco, eh’ era umanissimo e graziosissimo. E » gli dimandavano delle cose del Cataio e del Gran Can ; il quale » rispondeva con tanta benignità e cortesia, che tutti gli restavano * in un certo modo^obbligati. E perchè nel continuo raccontare » eh’ egli faceva più e più volte della grandezza del Gran Can, di-» cendo 1’ entrate di quello esser da dieci in quindici milioni d’oro, » e così di molte altre ricchezze di que’ paesi riferiva tutte a milio-» ni, gli posero per cognome messer Marcò Milioni, che così ancora » nei libri pubblici di questa repubblica, dove si fa menzione di » lui, ho veduto notato (1). E la corte della sua casa da quel tem-» po in qua è ancor volgarmente chiamata del Milione (2). * Oggidì invece la si nomina Corte sabbionera : nè altra memoria esiste colà di un tanto viaggiatore, che rese glorioso anche sotto questo aspetto il nome veneziano, tranne una iscrizione fatta scolpire in pietra dallo zelante delle cose patrie don Vincenzo Ze-nier, il quale, siccome di molti altri celebri letterati, di cui va lieta Venezia, così anche di Marco Polo volle tramandata ai posteri la ricordanza. Nella corte, che sarebbe appunto desiderabile riassumere di bel nuovo il nome di Corte del Milione, si vedono sino al giorno d’ oggi due preziosi avanzi del palazzo dei Polo, manifestamente portanti l’impronta dell’ undecimo secolo : e sono, la porta, il cui arco è di forma palesemente orientale, ed è fregiato di eleganti scolture, cd una parte dell’ antica cornice, similmente ornata e leggiadra. Anzi, sotto il sudicio di recenti intonacature, vi apparisce qualche altro avanzo di quella costruzione, salvato per caso dalle ingiurie del tempo, che tutto consuma. (i) Sotto il nome del Milione di Mar- ne venne in luce ad Edimburgo una ver- co Polo fu stampala e ristampata la storia sione inglese: e nel i845 una tedesca a de* suoi viaggi, per lo più secondo il testo Lipsia. del Ramusio, quattro volle in italiano; (a) il Ramusio scriveva nell’anno 1553 : nel 1827, a Firenze ; nel 1829 e nel 184*9 quando abbia cessato lo storico nome di * Venezia; e nel 1843 a Parma. Enel 1844 quella Cor/e, non saprei dirlo.