178 I.IBRO XI, CAPO I. » ragguaglio sul piano c i mezzi di quella congiura; numerosa » laulo, die generalmente si conviene aver posto lo stato in peri-» colo : ma non è da sperarsi, che fatti di tal sorta debhaiisi trovare » in piena luce nella storia di un governo cosi misterioso, com’ era » quello di Venezia. » !Nel Ionio XII della Storia di tutte le congiure, trovansi narrale separatamente le Ire di Marino Bocconio, di Bajamonle Tiepolo e di Marino Falier : ma bisogna avvertire, che quelle narrazioni non sono che tre brani della storia del Laugier, copiati materialmente alla lettera dalla sua versione italiana; perciò vanno zoppe ancor esse di quegli stessi difetti, di cui dev’ essere censurato questo francese scrittore della storia nostra. Il racconto della congiura del Bocconio, esaminato e studiato con critica imparziale nei varii libri editi e inediti, che ne trattarono diffusamente, offre una progressione di circostanze, le quali, senza punto mostrarsi irragionevoli q assurde, sviluppano con tutta naturalezza e probabilità 1’ andamento del falto. Che questo fatto ricevesse il suo primo impulso dalla legge non bene intesa del febbraio 1297, e per 1’ influenza delle private tendenze del Bocconio e de’ suoi partigiani, come poco dianzi ho notato ; sembrami non doversene dubitare. Marino adunque progettò di assalire a mano armata il Maggior Consiglio, un determinato giorno, in cui si fosse radunato ; di far macello del doge e dei nobili, e cosi dar motivo ad un ordine di cose nella suprema amministrazione del veneziano governo. Per eseguire il suo progetto, erasi formalo un grosso numero di seguaci, i quali dovevano per la maggior parte trattenersi in piazza, mentr’ egli, con alcuni altri, sarebbe salito alla sala del Consesso, nel palazzo ducale. La congiura probabilmente avrebbe sortito il suo effetto, se 1’ imprudenza del Bocconio non avesse dato luogo a qualche indizio, che bastò a porre in sospetto il governo e quindi a prepararlo sulla difesa. Marino si lasciò sfuggire una volta, nella chiesa de' Servi, alcune parole, confabulando con un suo collega; le quali furono