ù ' * I 80 LIBRO IX, CAPO XI. da clii il vocabolo di scomunica, da chi quello d’interdetto. Per le circostanze accessorie pare che fosse interdetto. Chi non è ignorante nella ecclesiastica giurisprudenza, sa quale e quanto divario siavi tra la scomunica e l’interdetto; benché ai nostri giorni da qualche scrittorello; di que’che approfittarono della libertà’della slampa per levare il grido c gracidare, come i ranocchi nelle paludi, senza poi saper che cosa si dicano; é confusa 1’ una coll’allro, forse più maliziosamente che ignorantemente. ♦ CAPO XI. Nuova guerra col patriarca di Aquilejn. Ed ecco ci si presentano, secondo l’ordine de’lempi, le guerre del patriarca di Aquileia, ricominciate contro i possedimenti dei veneziani nell’ Istrip, circa 1’ anno 1284 ; e particolarmente contro Capodistria, Parenzo, Pirano. Umago, Monlona ed altre, che di loro spontanea volontà s’erano date alla repubblica. Fu questa una seconda guerra, in seguito a quella, che aveva avuto fine nel 1282 e che alla sua volta ho narrato (1). Ned è poi già, che quel prelato prendesse le armi contro i veneziani per rivendicare antichi diritti degli arciduchi d’ Austria; siccome scrisse un anonimo spaglinolo del secolo XVI, nell’ppera intitolata Avviso di Parnasso (2). La maliziosa ignoranza di costui non puossi lasciare inosservata, particolarmente ove dice, che « la veneziana repubblica aveva » usurpato alla casa d’ Austria le provincie del Friuli, dell’ Istria e » della Dalmazia, in tempo che i suoi arciduchi erano in guerra coi re » d' Ungheria. » L’ enormità di siffatto sproposito è palese a chiunque ponga mente, che gli arciduchi e la casa d’ Austria non avevano per anco incomincialo a esistere 'allorché la repubblica d' (1) Pag. 24 e seg. di questo voi. (2) Presso il Tentori, Stor. ven., cap. IX del lib. I, num. XIII, nella pag. i03 j tom. IV.