66 LIBRO IX, CAPO IX. modo di accettare in Venezia il tribunale della sacra inquisizione, ci mostra colla sua data, essere ciò avvenuto ai giorni del doge Giovanni Dandolo, che visse .sino a' primi di novembre del 1289, e non di Pietro Gradenigo, che salì al trono ducale soltanto nel dì 25 dello stesso mese. Errò inoltre, perchè tutte le sagge e giudiziose determinazioni del senato, delle quali ho fatto menzione circa il santo Uffizio, furono opera de’ secoli posteriori, e della politica de’ varii tempi in progresso, non già dell’uno o dell’altro dei dogi sunnominati, nè del tempo in cui vivevano, quando quel tribunale poteva dirci ancora bambino. CAPO IX. Altri uffizii di quetlà età. Poiché ho narrato fin qui delle magistrature e degli uffizi!, la cui istituzione appartiene a questo tempo ; alcuni altri ne ricorderò, de’quali, sebbene anche prima siasi forse esercitato il ministero, per cui furono istituiti dipoi, se ne ascrive tuttavia l’origine alT epoca, di cui parlo. I principali ebbero per iscopo l’introito effettivo delle gabelle (1). Infatti nell’ anno 1287 il maggior Consiglio affidò la presidenza dell’ antica dogana, la quale dicevasi Entrata da terra, ad una magistratura particolare, i cui componenti presero il nome di ufficiali alle tre tavole d’introito. Su queste tavole registravansi tutte le merci, acciocché se n’ esigesse il dazio con giusta proporzione ; erano tre, e ciascheduna formava una classe distinta e particolare di pubblico introito. Nella prima si registravano le' drapperie grosse ; nella seconda le altre, di ogni e qualunque specie ; nella terza il ferro. L' amministrazione di ognuna di queste classi era tenuta in disparte, né gli ufficiali dell’ una potevano ingerirsi (i) Tintori, paj. 64 c «ej. del toni. IV.