386	LIBRO XII, CAPO XIV.
poscia avrebbero avuto principio i consiglieri, ossia il Consiglio minore del doge, composto allora di due, e in seguito di sei consiglieri, come alla sua volta ho narrato (1). Ma il fatto invece è al-trimente. 11 doge Domenico Monegario fu il solo che avesse i due tribuni assistenti, o consiglieri ; nessuno dei Partecipa/.» gli ebbe ; Domenico Flabianico fu istigatore egli stesso e che si togliesse 1’ abuso di dare al doge un collega, e che gli si decretassero due consiglieri annuali per assisterlo nell’ amministrazione dello stato, e finalmente . he gli fosse concesso di scegliersi a piacere, ogni qual volta gli fosse occorso, alcuni altri saggi ed illuminati cittadini, da cui derivò invece il consiglio dei pregadi. Tuttociò nell’anno 1032. E qui, con un volo di cenquarant’ anni, passa il bravo storico al-1’ istituzione del Consiglio maggiore, che fu nel 1172. « Da questa » epoca, egli soggiunge, il doge non fu più eletto a voce del po-» polo, ma da appositi commissarii elettori. » E vi doveva aggiungere, la cui elezione non aveva il suo effetto ned era valida finche il popolo non /’ avesse approvata : lo che dimostra, non già che l’aristocrazia s’impadronisse per ciò dei diritti del popolo, come vorrebbe far credere quell’ inesperto storiografo ; ma che, per impedire le confusioni e i tumulti e le discordie e spesso ancora le risse e più di tutto gl’ intrighi dell’ altrui ambizione, gli undici elettori ponevano in vista al popolo chi di quella dignità fosse degno, e il popolo quindi, se la proposizione piacevagli, esercitava il suo diritto di libera elezione, approvandone e disapprovandone liberamente la scelta.
     E falso, che l’intervallo tra la morte di un doge e 1 elezione del successore non oltrepassasse mai il sesto o i ottavo giorno (2), perchè anche subito dopo le riforme introdotte dal doge Jacopo Tiepolo, il primo intervallo fu di trent’ otto giorni, e il secondo lo fu di 23, e il terzo di 16. e il susseguente fu di un mese, e dopo
     (i)	Veti, nella pag. 35o eseg. ilei voi. I, ed anche nella 4^3
     (i) Pa£. 22.