anno 1319. 'r27 ubbriaco, che vaneggia ? o pazzo, che delira ?..... o non piuttosto maligno, che calunnia ?... Chi più volte è disceso a visitare quei luoghi non può che ridere di un tal racconto bugiardo. Bastava che al sognatore vaneggiatile fosse stato aperto 1’ usciolino, che in quella profondità di tredici piedi sotterra ( a Venezia (1) tredici piedi sotterra!) sta in un angolo di quella sotterranea caverna, cd egli si sarebbe trovato .... Dove mai ?. . .. Un gradino più alto del livello del cortile del palazzo, di fianco alle rive di apptvdo del palazzo medesimo. In due o tre dei descritti camerotti esiste tuttora il pancone, che serviva di letto ai detenuti : esso è lungo 5 piedi e mezzo, largo due e mezzo, alto dal pavimento un piede e mezzo all'incirca. Sopra ponevasi pagliericcio e schiavina : nessun detenuto era incatenato. Si osserva, che ciascuna di queste prigioni ha (ì) A due o tre piedi di profondila sotto il livello della media marea, in qualunque luogo si scavi, trovasi acqua: figuriamoci poi a tredici piedi! Che seppur vogliasi sostenere, siili’ appoggio di una popolare tradizione; la quale non ha verun fondamento e di cui negli atti autentici della repubblica non si trova traccia veruna ; che oltre i due piani da me indicati e che sino al giorno d’oggi si vedono, un terzo ve ne fosse sotto di quelli, farò notare da prima, non esistere in verun angolo traccia alcuna di ulteriore discesa, la quale; seppur fosse stata murata a cagione dell'innalzamento delle lagune, come sognò il Berlan, copiando i vaneggiamenti di altrui; non avrebbe potuto perdersi certamente. E in secondo luogo farò osservare, che, concesso pur ciò, che non fu mai certamente, vi fossero prigioni anche di sotto, esse non sarebbero state più basse della Crypta o Confessione della basilica di san Marco, in cui si tenne ufficiatura sino al i6o4; nel qual anno, perciocché incomin- ciava a trapelarvi P acqua a cagione del progressivo innalzamento del mare, fu d’uopo abbandonarla. E quella Confessione non è che tre o quattro piedi più bassa del livello del piano inferiore dei palazzo «lucale. Or mi si dica, quale altezza di carcere avrebbe potuto capirvi tre o quattro piedi sotto la superfìcie del detto livello? Si noti bene : la superficie io dico, perchè un abbondante piede di grossezza sarebbe stato poco, in quella profondità, per abbinare la solidezza della fabbrica e la forza di sostenere il peso del pavimento dei camerotti sovrastanti : peso considerevolissimo, perchè, sotto del triplice tavolato di larice, erano, e in alcuni luoghi si vedono anche oggidì, larghi e grossi quadroni di macigno dell’altezza di un mezzo piede, e sotto di questi i grossi mattoni che ne formano il volto Agl’ immaginati camerotti adunque non sarebbe rimasta maggiore altezza; e nel punto massimo; che di due in tre piedi. Chi e come avrebbe potuto entrarvi ? . . ..