ANNO 1276. 9 . Giovanni Tiepolo ; poi altre quindici, capitano Marco Micheli. » E proseguendo, attesta di avere veduto in una cronaca, che le forze marittime della repubblica « furono al numero di ventisei » galere ed altri navili. » Rettificato da noi cotesto punto, prosegua il Peruzzi. « Le at-» tesero gli anconitani, nè ricusarono, sebbene inferiori di numero, » il cimento. Mentre i cittadini accorrevano armali sulle mura, sulle » torri, sul nuovo rivellino sorto all’ ingresso del porto, lo anconi-» tane galee si ordinavano alla battaglia. La trascuranza, colla » quale le antiche memorie ci furono tramandate, ci condanna a » bramare e non poter sapere chi fosse 1’ ammiraglio d’ Ancona. » Ma chi eh’ e' fosse, con tanta perizia seppe dirigere il coinbatli- • mento, con tanto coraggio sostenerlo, con tant’ arte profittare del » vento, che respinse in alto la veneta (lotta, la ruppe, la pose in • fuga, ne conquistò sei triremi. Ciò non niegano gli stessi storici ■ veneti ; sebbene quel disastro attribuiscano ad un violento fortu-» naie, subitamente insorto, che quelle triremi ( dicono ) sospinse » e conficcò nella spiaggia ( essi scrivono scogli) di Senigallia. Il » vero è, che 1’ armata vincitrice trionfalmente le trasse nel porto » di Ancona tra’ plausi e le feste di lutto il popolo. Le conquistate » bandiere si conservarono lungo tempo ; e il vecchio nostro cro- • nista Lazzaro Bernabei attesta di averle egli medesimo vedute » nella cosi della cassa degli argenti. » Col quale racconto vorrebbe il Peruzzi negare, che un’ impetuosa burrasca avesse cagionato ai nostri quel disastro. È vero che i nostri cronisti lo dicono ; ma se pur vogliasi riputare gratuita 1’ asserzione di essi, noi collo stesso diritto riputeremo gratuita quella degli anconitani, i quali dicono guadagnate per valore del loro anonimo ammiraglio le sei galere. Volle il Peruzzi censurare altresì la frase usata dai nostri cronisti, che le sei galere summentovale si rompessero ( non si conficcas-ro ) negli scogli di Sinigaglia (1), quasiché sulla spiaggia non si (i) I.o dice il Sanudu. le cui parole tra poco porterò. V0L. 111. •2