Amo 1289. 87 del 1284, fu spedilo, secondo lui, contro il patriarca, in sul principio del dogalo di Pietro Gradcnigo, e perciò dopo il novembre dell’anno 1289: mentre Marino Morosini, per la infelice riuscita della sua impresa, nel 1284, era sialo carcerato e condannato in Venezia, siccome poco dianzi ho narralo colle parole del nostro cronista Sanudo. Vieppiù strano ancora è il racconto suo, dopo di avere narrato la rplla eh* ebbero i veneziani. E si noti, eh’ egli dice presidiata Trieste dai veneziani, assediala dalle truppe del patriarca, ed accorsi i veneziani per mare sotto il comando del Morosini a difesa di Trieste; sicché le truppe del patriarca avrebbero dovuto sostenere doppio attacco e dai veneziani sbarcati e dai veneziani assediati. Ma siccome egli errò alternando la parie attiva colla passiva, quanto al punto dell’ assedio c degli assediati, e non potè d’altronde iguorare, che i veneziani avevano avuto la peggio ; cosi sconvolse interamente il racconto, ponendo ultimo questo fallo, il quale invece precedè la congiura del traditore Gerardo, e rese strano 1’ esito di una zuffa, in cui, se i veneziani fossero siali in Trieste ed altri veneziani fossero sbarcali dal mare, il patriarca sarebbe sialo preso framezzo, ed avrebbe appena potuto, non clic mettere in rotta 1' esercito veneziano, salvarsi dalla morte, che avrebbclo minacciato e di fronte e di fianco. Ma il più strano del racconto del Laugier, coni’ io diceva testé, consiste nelle parole, che seguono, ove dice: «Disperando il patriarca di conquistare la piazza, • rivolse la sua collera contro Caorle. Imbarcò una parte dell’ ar-» mala, piombò inopinatamente sull’isola, la saccheggiò e condusse ■ prigioniero Marino Selvo, che n’era il rettore: fece una scorreria ■ a Malamocco, dove pose tulio a ferro e a fuoco, c si ritirò poi nel • I riuli, contentissimo dello spavento sparso nelle terre della Si- • gnoria e del bollino fatto contro i veneziani. » Su (jual fondamento abbia narralo il Laugier tulle queste rodezze del patriarca di Aquileja, non saprei dirlo. Bensì gli si •olrchbe chiedere, dove avea quel prelato sì considerevole numero