154 LE RELAZIONI CON L* IMPERO OTTOMANNO Nei quindici anni di intervallo fra la sterile campagna del 1862 a quella che doveva assicu- rare alla Cernagora le sue attuali frontiere, il principe Nicola spiegò tutta la sua attività nel dare una più compatta organizzazione al suo esercito, nello sviluppare l’istruzione e nel miglio- rare le condizioni economiche del paese. Sorse per iniziativa sua sulle rive della Zeta la città di Danilograd, furono costruiti vari ponti per ren- dere più facile le comunicazioni, furono aperte molte scuole, e i centri principali furono fra loro collegati dal telegrafo. Non mancarono anche in quegli anni le dif- ficoltà nelle relazioni coll’ impero turco, e più di una volta, a proposito di gravi incidenti di fron- tiera, che si rinnovarono spesso provocando dei veri combattimenti, parve che di nuovo dovessero scoppiare le ostilità. Ma il principe Nicola aveva un concetto ben chiaro della situazione: sapeva che una lotta nella quale il Montenegro si fosse trovato a dover lottare da solo non poteva avere esito diverso dalla campagna del 1862. Non era ancor giunto il momento di cavare la spada dal fodero, e quindi, anziché irritare vieppiù la Su- blime Porta, si adoperò con un tatto meraviglioso a toglier di mezzo ogni ragione di dissenso, cer- cando quasi di persuadere il Sultano che il Monte- negro si era acconciato alla sua sorte. Vi riuscì