— u — dal comizio : eroici mutilati chc «i reggevano sulle stampelle, furono travolti sotto le zampe dei cavalli della Regia Guardia, e anche percossi barbaramente col calcio del fucile, dai poliziotti. Sembrava tutto perduto. Quella sera molti di noi non poterono frenare i singhiozzi. Ma D'Annunzio aveva mantenuto intatta la sua decisione implacabile. A Roma, in una sala del suo appartamento al Grand Hotel continuarono i convegni dei congiurati ai quali partecipavano, quasi ugni giorno, il venerando Antonio Grossich non ancora senatore, Tomaso Antongini, Nino Host Venturi ed Eugenio Coselschi. Si decise di intensificare la preparazione della impresa, alla quale avrebbero dovuto concorrere soltanto dei reparti di volontarii, liberi da ogni legame col-1’ Esercito regolare. L'organizzazione per gli arruolamenti era regionale e segreta. R Comandante nominò dei fiduciari per ogni regione. A me fu affidata la Toscana : ebbi perquisizioni e interrogatori dalla polizia, ma riuscii a farla franca conte tutti gli altri camerati. I volontari affluivano numerosissimi ed entusiasti, ma mancavano i mezzi finanziari adeguati, e la preparazione logistica presentava gravi difficoltà. La marcia liberatrice era stata stabilita, di massima, per la fine di novembre. Ma improvvise circostanze sopravvennero ad affrettarla, e det-dero agli avvenimenti uno svolgimento impensato e diverso. 11 17 novembre 1918, dopo la breve caotica