— 32 — una parte della linea di armistizio, delle navi e dei soldati che non vogliono obbedire se non a me. Non c 4 nulla da fare contro di me. Ho Fiume, tengo Fiume finché vivo, inoppugnabilmente ; lottiamo d'attimo in attimo con una energia che fa di questa impresa la più bella, dopo la dipartila dei Mille. lo ho tulli soldati, tutti soldati in uniforme, di tulle le armi. E una impresa di regolari. Dobbiamo far tutto con la nostra povertà.... E Mussolini, per quanto combattesse in Italia, durissimamente, a capo di una minoranza molata, ma circondata d'ogni parte dalla marea bolcevica, mise tutta la sua azione a servizio della Causa fiumana. Aprì sul Popolo d' Italia una sottoscrizione, raccolse i primi fondi, venne incontro ai nostri primi bisogni, ci dette il primo aiuto essenziale, il primo respiro indispensabile. E affiancò animosamente la nostra azione. Noi avemmo in Lui e nei Fasci di combattimento, che si andavano allora formando tra molte difficoltà, gli unici alleati. La mattina dell' 11 ottobre Egli giunse a Fiume a bordo di uno Sra pilotato dal Tenente Carlo Lombardi della 74* squadriglia da caccia, ebe si era alzato in volo dal campo d’aviazione di Novi Ligure. Conferì a lungo col Comandante e ripartì l’indomani collo stesso velivolo, festeggiatissimo. dai Legionari!, i quali aveva