— 174 — « Che valgono dunque, contro una tal volontà, gli smarrimenti e i tradimenti ? « Possono i piccoli uomini vanitosi e presuntuosi compromettere una così grande causa ? ». Giova qui rinnovellare quelle parole che annunziavano l’atto di vita da noi compiuto nove mesi dopo : l’animosa costruzione da noi fondata sotto il segno fatale. Nella radunata del 31 agosto trascorso, presentando i nuovi statuti, io dimostrai infatti ai Legionarii che consideravo il testo come opera loro : opera da loro preparata, da loro michelangiolescamente sbozzata, e da me condotta alla forma netta. Dissi : « Come lo stampo sul mattone romano, il vostro stampo di costruttori, o Legionarii, è su questo breve libro ». Quella radunata d’agosto, per un ardore che parve superare ogni altro ardore, porta nella nostra memoria un titolo mistico : la Sagra di tutte le Fiamme. Alcuno mi domandò : « Non è prodigio che dopo un anno d’inconsueta pazienza e di angosciosa attesa, dopo un anno di pane duro e di piedi scalzi, non è prodigio che questa giovinezza più arda ? ». Più arde e più deve ardere. E, ardendo, deve consumare ogni cosa impura. Come in quel decembre lontano, non mancano oggi gli.smarrimenti, non mancano i tradi-