120 AL LAWN-TENNIS nazione mesta ma sempre solenne, o delle marcio militari. La scena era tale da tentare qualunque artista. Quella famiglia sovrana così nobile, ma nel tempo stesso così semplice, il gruppo degli spettatori più vicini alla principessa Milena che di quando in quando accarezzavano il piccolo principe Pietro, un bel ragazzetto di cinque o sei anni vestito alla marinara, formavano un quadro dei più geniali e tale da tentare in mancanza di un’ artista 1’ obiettivo della mia macchina fo- tografica. E ho invidiato ma invidiato davvero il ministro di Francia che, fra una partita e l’altra, incoraggiato dai principi e dalle principesse e senza aver bisogno di nascondere un kodala tra- ditore, piantava il suo bravo cavalletto e pren- deva la fotografia del gruppo. Geniale tutto: oltre lo spettacolo pittoresco e la gentile cordialità dell’ ambiente, anche la disin- voltura con la quale il principe Danilo, dopo aver sostituito per un momento il capel-master boemo e aver diretto stupendamente l’orchestra che suonò un pezzo di sua composizione, si lamentava, scher- zando, che non lo avesse applaudito.... almeno per convenienza. Alle sei il sole cominciava a nascondersi die- tro i monti della Catunscia, e la simpatica co- mitiva, rientrando nell’abitato, incontrava Sua Altezza il principe Nicola, che solo, senza essere