— 25 — giungimento dei suoi giusti confini, se si farà complice di una politica infame. 11 generale Pittaluga domanda a D’Annunzio quali intenzioni abbia per il passaggio. — Nemmeno un colpo di fucile — risponde il Comandante. Ho dato quest'ordine, e non tire* remo se ci lascerete il passo libero. — Anch’ io ho dato ordini precisi. Io debbo impedirle, con qualunque mezzo, che si compia un atto che |»otrà avere gravissime conseguenze per il Paese. — Ho compreso. Lei ha l’ordine di sparare. Ma faccia prima fuoco su me. — E additando il segno della medaglia d'oro al valore e il distintivo di mutilato, D'Annunzio soggiunge fiera* mente : — Qui, qui faccia mirare ! Il generale Pittaluga non ha pili la forza di ribattere : è commosso da tanta fede appassionata, da un cosi alto spirito di sacrificio. < Non io — risponde — farò spargere sangue italiano •. E si ritira. La colonna prosegue la marcia : giunge allo sbarramento. Una delle autoblindate si spinge a tutta velocità contro l'ostacolo : un urto, uno scroscio, la barra vola in frantumi, i cardini sono scossi e troncati. Come rievocare quell'attimo se non con le parole stesse del Comandante ? • Riudiamo dentro di noi lo schianto della barra all'urto riseduto. E a noi vale piò di qualunque musica. E a noi risnona piò chiaro che