4© 6 Lettere appartenenti all’idraulica, e in quelle ho fcoperto, che la mia Propoii-zione feconda della Mifura dell’Acque correnti, Rampata l’anno 1690. viene piurtoilo dall’Autore cortefemente efaminata, che impugnata ; perchè la mia opinione a prima villa gli pareva, che folle contraria ad u« na Propofizione da lui inferita nell’ anno 1690. negli Aedi Atti de’ Letterati , la quale per quello s'impegna di dimoftrare in quelle oiferva-zioni. Mi fono tutto rallegrato, quando ho veduto la fua Propofìzione fen-za dubbio dimoftrata non toglier punto alle mie dimoflrazioni, ed elio chiedere folamente, che fe gli levi quello dubbio, il quale levato, ap-proverà tutte le mie cofe come dimoflrate. Acciocché adunque dalla parte mia, per quanto poiTo, mi afficuri 4. di aver foddisfatto a quello dottiifimo uomo, dimando a voi il vollro pa- rere , come quello, che da tutti fiete meritamente annoverato tra li più celebri Matematici de’ nollri tempi. Imperciocché in quella lettera, la quale per mezzo dell’ eruditiifimo Sig. Magliabechi vi farà fatta con-fegnare, voi troverete tutte quelle cofe, che mi fon parute a propofito p:r annichilare le obbiezioni, e tor via tutti i dubbj. Se voi li llimere-te tali, che pollano indurre 1’ animo del Sig. Papino a non più vacillare circa le mie opinioni, procurate di farne capitar al medefimo, o agli eruditismi Autori degli Atti di Lipfia un efemplare , fupplicandoli a nome mio, che nel medefimo Libro, dove ci fono le obbiezioni, foggiun-gano le riipofle. Ma per non trattenervi di vantaggio, contentatevi , che io vi ri-ferifea qui parola per parola le ofiervazioni Papiniane imprefle negli Atti dell’anno \6gi. nel mefe di Maggio a carte 208. 20?. zio., notate tutte con i fuoi numeri, a’ quali s’ avranno da riportare le mie rifpoile ; e fono tali. Al-