4°S LETTURA PRIMA SCRITTA DA DOMENICO GUGLIELMINI A GOFFREDO GUGLIELMO LEIBNITZIO CONSIGLIERE, E MATEMATICO DEL SERENISSIMO DUCA D’ HANNOVER. ) ^ Ppena nel paiiato mefe d’Agofto aveva pofti alle ftampe i miei tre ultimi libri della mifura dell’ acque, che a-vendone inviato in Firenze al Sig. Antonio Magliabechi noftro comune amico un efemplare, acciocché lo man- > dafle per la prima occafione a voi, vengo dal medefimo avvifato e della voftra attenzione verfo la mia perfona, e che Dioni* fio Papino uomo chiariflìmo aveva inferito negli Atti di Lipfia , come voi ftefiò accennafte, alcune obbiezioni contro le mie dimoftrazioni della mifura dell’acque Confetto, che effendomi già da gran tempo nota la fama di quefto dottiflimo uomo, e fapendo quale fotte la fua perizia nelle fcienze matematiche, fubito ho dubitato, che nelle mie dimoflra-zioni potefie ettere fcappato qualche errore; imperocché non ho mai avuto tanto ardire di credere per infallibili le mie opinioni ; onde non a-vendo ancora nelle mani le fue obbiezioni, mi fono pofto a confederare , c a riconfiderare di nuovo attentiilimamente tutte le mie dimoftrazioni, fenza frutto però, non avendovi trovato alcun errore. Impaziente adun-que andava cercando da per tutto in Città, e fuori gli Atti di Lipfia, i quali finalmente nel pattato Novembre mi furon dati dal eftro Gaudenzio Roberti dopo il fuo arrivo da Parma ; e avendo defimi letta la relazione della mia operetta inferita nel mefe di jo, nel primo poi di Maggio vi trovai le oflervazioni del Sig. P