Misura dell’Acque corr.di Domenico Guglielmini. 395 APPENDICE. Il fondamento della fopraddetta tavola fi ha nella Prop. te. Iib. 2. d! quello trattato, e dall’efperienza feguente, di cui quivi fi fece menzione, e che, mentre quelle colè erano fotto il torchio, cioè il dì 7. del corrente Agofto, di nuovo fi rifece coll’ajuto di molti mici amici, e favorendomi della fua prefenza l’Illuiìrifs. Sig. Conte Girolamo Ben-tivogli, dcgnilfimo Senatore di quella Città . Coacioffiachè piena una conferva d’acque, vi fi adattò una cannella, quale fi dcfcriiTe nella Prop. r. del lib. 2., ma che avelie la luce quadra forata tn una lametta di metallo, un lato della quale era un quarto d’oncia ; ed era polla in tal maniera, che il lato inferiore, ovvero la bafe della luce foffe e orizzontale, e fommerfa fotto la più alta fupcrficie dell'acqua piedi tre, e once undici per l’appunto; ficchi al fuo centro fopraftaffero piedi 3., e once 10., e fette ottavi d’acqua ( confondo qui il centro della figura col centro della velocità, effen-do differenti infenfibilmente ). Fermate in tal guifa le cofe, nel tempo di 65 vibrazioni, che nel mio oriuolo a molla rifpondevano a un minuto d’ora, l’acqua efeita dalla fuddetta luce, mantenuta tempre la me-defima fuperficie dell’acqua, sbattuto il pefo del vafo, fu lib. 32^ onc. 10, e ripetuta otto volte quellafperienza fempre lenza alcuna variazione, efcl la medelima quantità d’acqua. Dipoi pefammo l’acqua contenuta in un vafo di metallo, la cui interna cavità era cubica, e il lato era d’un’oncia per l’appunto; quella pesò in una efatta bilancia un’oncia, e grani 146., cioè grani 786. Suppolle quelle cofe, le frguenti fi fanno minifefte pel calcolo. Divife libbre 31., once 10. d’ acqua, cioè once 394. , ovvero grani ajai60. per 786. grani, pefo d’un’oncia cubica d’acqua, ne vengono 310 4?° once cubiche d'acqua ufcita nel detto tempo. Laonde queflf acqua ridotta in un prifma retto, la cui bafe fia un’ oncia quadra , a-vrà di lunghezza, o altezza once 320. ; e per confeguenza fe s’intenda ridotta in un prifma retto, la cui bafe fia - d’oncia, farà fedici volte più alto, poiché il quadrato d’ - d’oncia è fubfeftidecuplo del qua» M m 2 dra-