■dell’ Acque correnti. v 79 Ora qui dubito, che mi renderò ridicolo a quelli, i quali mifurao-do le cofe della natura colla fcarfità del loro cervello, pendano, che lia impoflibile ailòlutamente fare quella mia inquifizione, e mi diranno: Quis menfus e/l pupillo aquns, & tcrram palma pond-.rav'tiì In ogni modo voglio proporre un modo, col quale almeno alla grolla li polla fare tale inquifizione. Prendali un vafo di figura cilindrica, capace di due barili d’acqua in circa, e poi riempiali dell’ acqua della Brenta alla sboccatura fua nella Laguna, in tempo che la Brenta vien torbida; e d pò che fu cominciata a feorrere torbida otto, e dieci ore , per dar tempo, che la torbida arrivi a S. Niccolò per ufeire in mare, nel medefimo tempo prendafi un altro vafo fimile , ed eguale al primo, e riempiafi dell’acqua della Laguna verfo S. Niccolò; ( ma avvertafi , che quell’operazione deve ef-ler fatta nel tempo che l’acque efeono, e quando il mare è tranquillo ) poi rifehiarate che faranno l’acque ne’ fuddetti vali, levifi 1* acqua chiara, e fi confideri la quantità della terra, che refia, e fi re-gifiri, tenendone memoria, e facilmente penfo, che maggior quantità di terra farà quella, che fatà refiata nel primo vafo, che quella refiata nel fecondo vaiò. Dopo che in un tempo la Brenta viene chiara, fi replichino ambedue l’operazioni, ed oflervifi la quantità della terra ne’fuddetti vali, perchè fe folle maggior la terra del primo vaio, farebbe fegno, che fottofopra in capo all’ anno la Brenta deporrebbe terra nella Laguna, e così fi potrebbe calcolare apprelfo a poco che proporzione ha Ja terra, che entra nella Laguna, a quella, che rimane; e da tale -operazione fi potrà far giudizio di quanto farà efpedien-te per pubblico benefizio. E quando in diverfi tempi dell’anno fi re-plicaiTero diligentemente le medefime ofiervazioni, più efitta notizia li avrebbe intorno a quella materia, e farebbe bene far 1* iftefie operazioni in quei tempi, che da gagliardi venti viene conturbata, ed intorbidata la Laguna col proprio fango, Sollevato dalle commozioni dell’ acque. Gran lume ancora darebbe quella notizia, fe fi facefiero le me-deiime diligenze verfo le sboccature del Lio, quando l’acque crefco-no, e quando calano in tempi quieti, perchè fi verrebbe in cognizione le