Misura dell’ Acque correnti 'A poi. Ut. i. Ut Come, frop. 11. Corollario II. E perchè come F G a B C , così è F A a B A , faranno ancora le veloc'tà delle fezioni F, B in fudduplicata proporzione delle linee F A, F B, cioè delle diflanze dal principio dell’alveo. Corollario III. Ritrovata adunque la media proporzionale fra G F, e C Bevvero fra A F, e A B, farà come G F, o A F alla media, così la velocità F alla velocità B. Corollario IV. >>* Per la qual cofa fé con l’affé A B, e ’1 vertice A fi deferiva la femiparabola A H L, e fi tirino le femiordinate F H, B L, faranno quefle la mifura delle velocità de’punti,, ovvero delle fezioni F, B, e così degli altri . Corollario V. Dalle fopraddette cofe fe ne deduce , che fempre più crefcono le velocità, quanto più fi difeoflano le fezioni dal principio dell’alveo: al contrario poi, eflendo che, ftando nel m?defimo flato il canale, le velocità contrariamente rifpondono alle fezioni, ne fegue confeguente-mente, che fempre le fezioni fono minori; e fe le medefime fi fuppoa-gano egualmente larghe, 1* altezze faranno fempre minori. PROPOSIZIONE III. In qualfivoglia fczione d’un canale inclinato la velocità è maggiore nel fondo, che nella fuperficie dell’ acqua. Sia il canale inclinato A B, e in eflò la fezione con l’altezza B C. Dico, che la velocità in B è maggiore di quella in C . Si tiri per lo principio dell’alveo l'orizzontale, alla quale da B, e C fi tirino le perpendicolari B E, C D ; e perchè l’angolo C B A è retto, fe da efTo fi cavi T angolo acuto A B E, rimarrà l’angolo C B E acuto. Laonde tirata la perpendicolare C F a B E, cadrà dalla parte E, e taglie-