ig DellaMisura mettono in Servitù di guardia , ed in pericolo tutte quelle riviere dal Bordano fino alla marina. Secondariamente, avendo le acque del Po di Primaro libero 1’ ingreffo nelle valli Superiori, le riempiono con gravi danni delle campagne adjacenti, ed impediscono gli Scoli ordinar; nelle medefime valli, in modo che reilerebbe ancora vana, e fruflatoria tutta la diligenza, SpeSa, e Satica, che fi SaceiTe dalla bonificazione, per tener libere le valli Superiori dall’acque. Terzo, confiderò, che etten-do incamminate quelle acque pel Po di Ferrara all’ ingiù verSo la marina in tempo, che il Po grande fi ritrova nelle Sue maggiori eScreScenze, ed altezze , è manifefto per esperienza , che quando il Po grande Scema, allora quelle acque incamminate per il Po di Ferrara cominciano a ritardarli nel loro corSo, e finalmente fi conducono a rivoltar la corrente all’ insù verSo alla Stellata, rellando prima nel tempo intermedio quali ferme, e {lagnanti ; e però deponendo la torbidezza, riempiono il letto del fiume, ed alveo di Ferrara. Quarto, ed ultimo, lègue da quello Ìlefiò sfogo un altro notabile danno, ed è Simile a quello, che fegue dalle rotte, che fanno i fiumi , vicino alle quali rotte nelle parti inferiori, cioè pattata la rotta, fi genera nell’ alveo del fiume un certo dof-fo, cioè fi rialza il fondo del fiume, come è attài manifefto per efperien-za; e cosi in limile maniera appunto tagliandofi Tinteilatura al Bonde-no, fi viene a fare come una rotta, dalla quale ne fegue il rialzamento nelle parti inferiori del Po grande pattata la foce di Panaro ; la qual co-fa quanto Sia perniciaSa, fia giudicato da chi intende quelle materie. E pertanto, ilante il poco utile , e i tanti danni, che Seguono dal mantenersi quello sfogo, crederei, che fotte più fano configlio tenere perpetua-mente falda quella inteftatura al Bondeno, o in altra parte opportuna, c non permettere, che Tacque del Po graiide veniftero per alcun tempo alla volta di Ferrara. COROL