di Domenico Guglielmini . 3J* PROPOSIZIONE IV. In un canale inclinato fe l’acqua fcorra facendo nella data fazione nna determinata altezza, fopra alla quale fi ferri dalla parte di fbpra indefinitamente la fezione, e le fponde del canale fiano tant’alte, chc portano contenere tutta l’altezza dell’acqua, e s’intenda ritardata la velocità dell’acqua, fi alzerà la fuperficie dell’acqua fino all’orizzontale per lo principio dell’alveo. Nel canale inclinato A D feorra l’acqua facendo nella fezione D l’altezza D E, e da E s’intenda per di fopra continuato l’impedimento *!t-2P E P, che chiuda, e il rimanente, che è fupporto nella Propofizione; e s’intenda a caufa della chiufa ertere ritardata la velocità di maniera, chc non porta più partare 1’ acqua per la fezione D E colla fùa prima velocità : dico, chc la fuperficie dell’acqua s’alzerà tanto, che arriverà »ll’orizzontale A N per lo pincipio dell’alveo. Poiché ertenao ritardata la velocità nella fezione D E, non patterà per D E tant’ acqua * quanta ne partiva prima ; laonde in tutti i tempi iarà trattenuta qualche porz:onc d'acqua fra A, ed E P: adunque dall’ ertere trattenuta continuatamente ciaicuna porzione dell’acqua, fempre più, e più s’alzerà la fuperficie dell’acqua, finché l’altezza fopra alla, luce, o lezione D E non divenga tale, che porta rertituire la perduta velocità; ma folo l’elevazione fino all’orizzontale A N può reftitui-re la primiera velocità , conciortìachè la primiera, velocità, ertendo che era l’intera, era quella, che conviene alle perpendicolari B D‘, N H, cd è la mede fi ma, che alla fazione D E viene imprerta dall’elevazione della iùperficie A N : adunque l’acqua fi eleverà fino all’ orizzontale A N per lo principio dell’alveo, nè fi alzerà di più, imperocché crefce-febbe la velocità nella fezione, cd in confeguenza maggior quantità di acqua efeinbbe per la fezione D E di quella, che conducertè il canale A D; e così la fuperficie di nuovo fi ribatterebbe all’orizzontale A N, nè fi abbatterà più i imperocché la minore altezza non imprime la velocità dovuta aLa maggior difeda > il chc ec. \ è \