388 Misura dell’Acque corr. di Domenico Guglielmini. AGGIUNTA. Tavola degli fpazj dovuti alle velocita. PER avventura potrebbero fembrare imperfette, e per poco inutili quefte nodre fpeculazioni Idrometriche, che in quedi fei libri abbiamo efpode, fe nella Propofizione io. del libro z. io non averti di-moftrata la maniera di determinare gli fpazj, che I’ acqua può fcorrerc con una data velociti in un dato tempo. Ma farebbe mancato qualcosa alla fua perfezione, fe anch’ io averti lafciato a carico del Lettore il tedio di far I’ efperienze, e i calcoli. Adunque, acciocché, per quanto permette la tenuità delle forze mie, e del mio ingegno, non manchi mai alla pubblica utilità, determinai fin dii principio dell’ o-pera far l’uno, e l’altro, nducendo in una particolar Tavola gli fpazj dovuti alla velocità, e determinando la velocità dalla fua cagione, cioè o dalla fcefa, o dalla prertìone ; conciortìachè fufficicntemente apparifee dalle cofe fin q>iì dimoiìrate, che 1* una, e l’altra tornano tutt’ una. Vero è, che ho indugiato fino ad ora a far ciò, sì perchè rifacendo molte fiate 1’ efperienza, aveflì un fondamento più certo di quella Tavola , sì perchè non fi mrtterte fuori quella tavola fatta con gran confumo di tempo, e di fasica, prima di averne veduta la fua utilità, e necertìtà . Aderto adunque finalmente la diamo, mediante la quale facilmente fi potrà calcolare la mifura di quaifivoglia fiume , giuda la norma da noi dimoilrata, confidendo nella moltiplicazione della fola area della fezione artificiale, ovvero del regolatore collo Ipazio dovuto alla velocità media, il quale a ciafcun’ oncia d’altezza, o di fcefa perpendicolare è dimoilrato dalla Tavola ; talché p.*r avventura tutta la dottrina noflra dell’ acque correnti (i raggiri nel ufo di erta , e fi racchiuda in erta come in compendio. Del redo noi ci aggiugniamo il fondamento, l’ufo, e l’applicazione della tavola, non folo per rendere, come fi dee, ragione del fatto, ma anco per aprire colla dimodra/.ione, e co’precetti, e coll’efempio a’mi* furatori dell’acque una firada piana, e facile di mifurar Tacque correnti, anzi per appigliarla, e renderla loro libera da ogniodacolo. Ta-