di Vincenzio Viviani; 217 lioni di fallì fiativi condotti dalle piene, che fia del pefo d’alcuni di que’, chc vi fi portano apporta ; cosi non avendo erte piene avuto tanto vigore, e forza di naturalmente coudurvene, come 1’ aveano, ed anche maggiore, ailorachè del medefimo, e di maggior pelò di mano in mano fe ne fgravarono più, e più alto nel medeiìmo letto d* Arno , non la potranno aver nè meno per ifmuovcre, follevare, e con-dur più lon:ano quelle mo.i,di p-.fo tanto fuperiore, trafportate qui» vi dall’arte. E’ ben vero, che potendo erte piene fmuoverc , e portar più innanzi la materia minuta, fulla quale i farti, o i cantoni po-fartero, farebbe anche neceflario, come dilli, che quefti feendertero ad occupar quel luogo tenuto dalla detta rena , e ghiaja, e così vi fi pro-fondart'ero, o chc per mancar loro il fortigno dalla parte dinanzi i prima che da quella di dietro, elìi progredirtero alquanto, o chc alcuno de’fuperiori, fdrucciolando, partartc avanti agl’inferiori, come io non nego, che fperto avvenga; ma perchè quello fcavamento, e fmuovimen-to di materia più leggiera non può continuare in perpetuo, ma poche piene dopo finifee, que’corpi tanto più gravi, che vi fucccdono, arrivano una volta a trovar il fermo, e giuntivi, ed allettatili, certa la lor dùcendone , e coll’aggiunta di nuovi cantoni fopra, o di farti di cava il lavoro fi rifiaura, e confolida, e fi rende perpetuo, perchè non infradicia mai, nè fa più mutazione. Non arterifeo già, che quefti lavori feguitino a rtar così immobi- li , che io vi facertì alzar fopra palazzi, o ville per mio diporto, o d vero torri, che fervirtero d’offervatori faldilfimi per le cofe drl Cie- lo, fui fupporto, chc non forte mai per vedervifi un pelo, benché minimo. Affermo bensì, che per i fini già certi di voltar correnti, falvar rioc, ricuperar terreni, difender anche campagne da’trabocchi , e per altre fimili operazioni fono i più sbrigativi, i più durabili, i meno difpendiolì , ed i men foggetti a danni, ed a fraudi ; artegnochè ( tolta la necertìtà, che iovente fuol nafeere, e nalce , di dover far muri a calcina fu’ pali, o lenza , o di far palafitte reali ) data la parità, per dubbio d’avere il mio conto nelle c»Icioe, ed anche per meno fp.-fa, fra gli altri modi eleggerci piuttorto i grorti cantoni naturali, chc que’di imalto, e piuttorto quelli, chc i farti di cava, e piuttorto i fa (fi