Misura dell’ Acque correnti PROPOSIZIONE IV. Se la proporzione delle maifime ordinate delle parabole, che fono mifura delle velocità in tutte le acque correnti, farà la medefima, che la proporzione delle velocità medie, o maifime di diverfe fezioni, quelle parabole faranno tutte eguali fra loro. Jig Siano due parabole C A E, C B D, le quali fi piglino per mi- fura delle velocità di diverfe fezioni o ne’ canali orizzontali, o negl’ inclinati, e lia la proporzione della velocità maflìma, che corrifponde all’ altezza d.Ila parabola A C, alla velocità maTima corrifpondente all’ altezza B C, come C E a C D: dico la parabola A G E eflere eguale alla parabola C B D. Imperocché difpofta l’una, e l’altra al comune afte, di maniera che le maifime femiordinate fi adattino infume, per lo punto D tirifi D F parallela all’ alfe A C, che feghi la linea parabolica A F E in F, e p^r F tirifi la femiordinata F G, c confeguentemente parallela a G E. Perché adunque come A C a C B, così il quadrato C E al quadrato C D y ovvero F G , farà il quadrato C E al quadrato G F, come A C a C B ; ma come il quadrato C E al quadrato F G, così è A C ad A G : adunque come A C ad A G, così A C a C B ; e p-rò faranno fra loro eguali le A G, C B; ficchè aggiunta di comune G B, farà A B eguale a G C ; ma G C è eguale ad F D : adunca s.s.'.c que eziandio A B farà eguale alla mrdefima F D: fimilmente fi dimo-Lu p'o Arerà M H eguale ad A B; e perciò farà eguale alla fieifa F D: eflen-do dunque A B, M H, F D, ec. eguali > faranno le parabole AFE, B H D eguali j il che ec. Corollario». E perchè le parabole eguali, fe hanno diverfe cime, e fiano cofti-tuite al medefimo alfe, fono parallele fra loro, ovvero afintotiche, la proprietà delle quali è, che continuati i loro perim-tri, fempre più, e più vadano fcambievolmente accoftandjfì, nè mai fi feghino, o toc* i dii no ; ne fegue, che nella medefima fezione , fotto diverfa altezza, le medie velocità faranno difcguali ; nu però gl’ incrementi deile medie < ve-