di Vincenzio Viviani. ioi Ora Io ftraordinario agumento di quefii datinoli effetti fa fuppor* 10 tale altresì o in una, o in ciafcuna delle due caule primarie, che 11 producono: la prima procedente dall’infima parte d' Arno, dove e’ lafcia il continuo tributo delle fue acque: l’altra dalla fuprema, per dove elio in pafiare fé ne va ingrofiando. Se la prima venne agii, mentata dall’arte, come tengono molti, coll’aver circa a cento anni fono voltato a vento più nocivo lo sbocco del med.-fimo Arno nel mare, farebbe facile il porgli termine col ridurlo al primiero fiato, mentre non oftailero a ciò intenzioni di maggior premura. Ma fe la natura non foil'e interamente colpevole, in guifachè dall’impeto de* venti contrari al corfo d’ Arno gli fi and.ifle perpetuamente interrando la bocca, e perciò prolungando ’1 letto dentro quegli Scanni, Banchi, Dane, o Cavalli di rena, che vi fi creano; quello accrefcimento di cauli firebbe inevitabile, ed in tale allungamento di corfo ( conghiettu-rato da’rifeootri, che ve ne fono, efierfi diftefo dentro al fuddetto tempo a quafi due mglia ) converrebbe, che fi diminuiflc il declive ad Arno, e per confeguenza la velocità, e la forza di fcaricar la fua terra, e la rena dentro al feno dell'iftefio mare; onde fempre meno potrebbe Arno mantenere Icavato il fuo proprio letto. Di quefta caufa inf riore non è qui mio propofito di trattare, rimettendomi a ciò, che in appartato Difcorfo ne diedi fcritto all’ Altezza Voftra Serenifiìma nult’anni fono con altro tendente a facilitar lo fcarico d’Arno a prò della Città di Pifa, e delle Campagne ad ef-fa adiacenti. Intendo bensì di dtfeorrere dell’ altra caufa agente dalle parti di fopra, la quale s'è renduta, e fi renderà fempre più fenfibi-le mediante ’1 gran dibofeamento, che in univerfale, contro agli antichi provvedimenti, è fiato fatto delle Alpi, e de’monti, di quelli in particolare, che fecondano il corlo d’Arno dall’ Incita a Rovezza-no ( poiché dall’ Incifa in fu fa gran ritegno alla materia del Valdar-no di fopra quel primo fcoglio naturale , che vi è attraverfo ), e me-diante i tanti coltivati per lo più fatti con poco buon ordine dalle radici di cfli monti fino alle cime, e ne’ fondi delle valli, per dove pafiando le piovane, fi formano i borri, i follati, i rii, i fiumicelli, cd i fiumi, che fccndono in Arno. Quelle fono le più patenti cagioni,