X XVII X quale leggo {entimemi così diveril, e contrari, che ièmbra quaii impoiiìbile, che 1’ ideila Opera dia fondamento, e occafione a tante contraddizioni. Il chiarii Omo P. Fri-fi ( a ) onora tal libro col titolo laureo. \"JdoDe^ I Ferrarci! opinano diveriàmentc. Un d’efli j regolare i icrivendomi, lo chiama libro pieno di Jlrava-fy™-ganue, e di falfita, che guaftano la Scienza Idraulica , e pretende di ciò dimoftrare colle ipe-rienze pubblicamente fatte in Ferrara contrarie a quelle del Genneté in Olanda . Io non voglio chiamar in giudizio quefto Autore, nè difeuter ièco del diritto, e del torto. Foriè gli iperimenti de’Ferrarci! furono accompagnati da condizioni avventizie affai differenti dalle Olandei! ; ed il difetto, eh’ io reputo grandiilimo del Genneté, riiulta dalla , dirò così, nudità delle iue iperienze, ipo-gliate affatto, e fveffite d’ogni idonea circo-ffanza a dare idea giufta, e netta dello Sperimentatore, e fede, e credito alle iperien-ze. Egli nulla dice nè della larghezza, nè della lunghezza de’iuoi fiumi artifiziali, molto meno del loro fondo, ie liicio, o icabro, niente delle iponde, ie perpendicolari, o inclinate, iè parallele, o divergenti, ommetten-do miìr altre cole, che in una quiftione sì c deli-