io2 Della Misura della mifura dell’acque correnti, dove ancora ne rendo la ragione al Coroll. 14. L’accidente è tale, che fopravvenendo una piena, per efem-pio, al fiume d’Arno, la quale lo faccia rialzare fopra Ja fua bocca ordinaria dentro Pifa,o poco fopra, o poco fotto la Città fei, o fette braccia , queita medefima altezza riefce fempre minore, e minore quanto più ci andiamo accollando alla marina, in modo tale, che vicino alla marina non farà rialzato il medefimo fiume a fatica un mezzo braccio in circa; dal che ne fegue per neceffaria confeguenza, che fe io mi trovo più alla marina, e non fape.ndo altro di quello, che accade, vedeffi alzato il fiume d’Arno per una piena un terzo di braccio, potrei di lìcuro inferire efferfi il medefimo fiume alzato in Pifa quelle fei,o fette braccia; e quello, che io dico d’Arno, c veriilìmo in tutti i fiumi, che sboccano in mare; la qual cofa ftante vera, è neceffario tener grandiilimo conto d’ogni poco di alzamento, che fa il fiume morto alla marina per isboccare in Serchio; perchè quando bene 1’ alzamento del fiume morto per dover fgorgare le fue acque in Serchio verfo la marina, foffe folo un quarto di braccio, potremo molto bene eifer ficuri, che lontano dalla marina intorno a Pifa, e fopra quelle campagne 1’ alzamento farà molto maggiore, e riufcirà due, e tre braccia; e perché il paefe è baffo, tale alzamento opererà una continua inondazione delle campagne come facea già avanti che io faceflì aprir la bocca in mare. E pertanto io concludo, che in modo neffuno fi debba aprire la bocca di fiume morto in Serchio, ma fi debba continuare in mare, ufando ogni diligenza per mantenerla aperta nel modo fopraddetto,fubito che farà quietato il vento; e fe fi farà altrimenti, io dico riiòlutamente , che ogni giorno feguiran-no maggiori danni non folo nelle campagne, ma anco alla falubrità dell’ aria, come fi è vifto ne’tempi paffati. E poi debbefi con ogni diligenza procurare, che dal foffodi Librafratta non fi fpargano, e non trabocchino in modo neffuno acque nel piano di Pifa , peidiè dovendo quelle acque fcaricarfi in fiume morto, lo mantengono alto molto più di quello, che fi penfa, conforme a quello, che io ho dirnoftrato nella mia confi-dérazione fopra lo fiato della Laguna di Venezia. Ho detto poco; ma parlo con V. R., che intende affai, e fottopongo tutto al purgatifTimo intelletto del peltro Sermo Principe Leopoldo, al quale mi favorisca inchi-