■y DELLA MISURA dell’ acque correnti D I D. BENEDETTO CASTELLI MONACO CASSINENSE. Uale, e quanta fia la grandezza della confìderazione del moto nelle cofe naturali, è così manifcfto, che il Principe de’Peripatetici pronunziò quella nelle fue fcuole oramai trita fentenza : ignorato motti, ignoratur natura. Quindi è, che tanto fi fono affaticati i veri Filofofi nella contemplazione dei moti celefii, e nella fpeculazione dei moti degli animali , che fono arrivati a maravigliofa altezza, e fottigliezza d’intendimenti, Viene comprefo fotto la medefima feienza del moto tutto quello, che fi fcrive da’Meccanici delle macchine femoventi, delle macchine ipiritali, e di quelle, che fervono per muovere con poca forza pefi , e moli immenfe. Appartiene alla cognizione del moto tutto quello, che è fiato fcritto delle alterazioni non folo de’corpi, ma delle nofire menti ftefl'ej e in fomma tanto Tom. I. A fi di* •) **> . V -