Idrostatiche. 417 «.ione altrettanto remota dalla fuperficie deiP acqua, quanto lafvzio. nt è dalla linea orizzontale tirata per lo principio dell' alveo ; ogni qualvolta però s intenda della fezione inferiore del cannello E ; imperocché fe s’intenda delle fezioni F, N, O, allora veramente non fi potrà verificare la mia propolizione ; ma., come appretto fi vedrà, le velocità in F, N , O fono violente , effendo dirette dalla velocità dell’ orifizio E, che folamente è naturale. Ma è di non poca maraviglia l’ottervare in che modo convenga l’iftetta efperienza colla dimoftrazione. Ne’giorni feorfi per indagare meglio la verità, e la forza della propofta dimoftrazione, pigliai un vafo di legno A B C, ed adattai ad un buco, come farebbe in E, il cannello uniforme di vetro inclinato come F E, incollando ogni fef-fura diligentemente ; e riempito il vafo d’ acqua, tanto che la fommi-tà del cannello F fotte nello fteffo piano della fuperficie dell’acqua, e fubito aperto l’orifizio E, che prima io aveva turato col dito, e ponendovi via via dell’acqua, acciocché la fuperficie di etta rimanette alla medefima altezza della linea orizzontale, fcappò 1’ acqua per lo cannello F E , ma in tal maniera, che 1’ aria fubentrando dalla parte F, il cannello non gettava dando pieno, come di fopra ho facto avver. tire. Per tanto tagliai un tantino il tubo nella parte fupeFiore H, acciocché l’orifizio fuperiore fotte fommerio circa un grotto dito lotto la fuperficie dell’ acqua; pure vi penetrò- l’aria di fopra, ed il cannello rettò in qualche parte voto. Finalmente tagliato il cannello circa due dita fotto, gettò ftando pieno; e raccolta l’acqua, che pafsò iti ur» certo tempo, fu pefata, e fu trovata tempre nella fletta quantità di quella, che in qualunque tempo uguale ufcì dall’orifizio E, avendo fempre più fminuito il tubo, finché vi rimate il puro orifizio E : fegno chiaro, ed evidente, che fempre fu per l’appunto la medelima velo cità dell’ acqua, che pafsò per E colla maggiore , minore , ed anco con niuna lunghezza del tubo E F, come colla mia dimoi!razione io aveva accennato . Ma per ora voglio trattenermi un poco in Fific.?, e cagione della maggiore velocità in O, ed N, di quel che potta impretta dall’ altezza dell» fopraftante aria; imperocché a Tom. I. P p