io DellaMisurà to più acquiftano di velocità, e perciò l’acqua, come corpo grave, cadendo, fi va velocitando, e però fcema di mifura, e fi railòttiglia. COROLLARIO XVI. E Per lo contrario gli zampilli dell’ acqua, che fchizzano in alto , fanno contrario effetto, cioè nel principio fono fottili, e poi fi fanno maggiori, e groffi, e la ragione è manifettiffima ; perciocché nel principio fono affai veloci, e poi vanno allentando l’impeto loro, e movimento , ficchè nel principio all’ ufcire che fanno, debbono ettere fotti- li , e poi ingroflarfi, come in effetto fi vede. Eli’ errore di non confiderare quanto le velocità diverfe della me- defima acqua fluente in diverfe parti del fuo alveo fiano potenti a mutare la mifura della medefima acqua, e farla ora maggiore, ora minore, credo, fe non m’inganno, che poffa efi'er incorfo Giulio Frontino nobile fcrittore antico nel z. libro,che fa degli acquedotti della Città di Roma ; mentre ritrovando la mifura dell’ acqua in commentariis minore di quello che era in erogatione 12,63. quinarie, pensò, che tanta varietà procedette dalla negligenza de’ mifuratori; e quando poi con propria indufiria mifurò la medefima acqua a’ principi degli acquedotti, ritrovandola maggiore 10000. quinarie in circa di quello che era in commenta* riis, giudicò, che 1’ eccetto fotte ufurpato da’ miniftri, e da’ partecipanti ; la qual cofa poteva ettere in parte , perchè pur troppo è vero, che il Pub-blico quafi fempre è ingannato; con tutto ciò io penfo ancora aflòluta-mente, che oltre le fraudi di quegli Uffiziali, le velocità dell’acqua nei luoghi, ne’quali Frontino la mifurò, potettero ettere diverfe da quelle velocità, che fi ritrovavano negli altri luoghi mifurati da altri per avanti , e perciò le mifure dell’ acque potevano, anzi dovevano necettaria-mente ettere diverfe , ettendo da noi flato dimoftrato, che le mifure della medefima acqua fluente hanno reciproca proporzione della loro velocità » Il che non confiderando bene Frontino, e ritrovando 1’ acqua APPENDICE I. tn com~