Della Misura e fiano quefti quadrati ( a ) bocche di due fìttole, una di quattro once , r altra di una ; è manifefto dalle cofe dette, che 1’ acqua, che paf-fa per la minore fittola, ritrova impedita la fua velocità nella circonferenza della fittola, il qual impedimento vien mifurato dalla (ietta circonferenza. Ora fi confideri, che fe noi volettìmo, cheXacqua, che paf-fa per la maggior fittola, fotte folamente quadrupla di quella, che patta per la minore in tempi eguali, farebbe necefl'ario, che non folo il vano, e la mifura della fittola maggiore fotte quadrupla della fittola minore, ma fotte ancora quadruplicato l’impedimento. Ora nel cafo noftro è vero, che è quadruplicato il vano, e la bocca della fittola, non è già quadruplicato l’impedimento, anzi è folamente duplicato, mentre la circonferenza del quadrato maggiore è folamente dupla della circonferenza del quadrato minore ; imperocché la circonferenza maggiore contiene otto di quelle parti, delle quali la minore ne contiene quattro, come è manifefto nelle defcritte figure ; e pertanto patterà per la fiftola maggiore più del quadruplo dell’acqua, che patta per la fiftola minore. Simile inganno cade ancora nell’altra maniera di mifurareT acqua di fonte, come facilmente fi può comprendere dalle cofe dette, e offeriate di fopra. A medefima contemplazione fcuopre l’errore di quegli Architetti, i quali dovendo fabbricare un ponte di più archi fopra di un fiume , confiderano la larghezza ordinaria del fiume, la quale effendo v. gr. quaranta canne, e dovendo il ponte eftere di quattro archi, batta a loro, che la larghezza di tutti quattro gli archi, infieme prefa, ila quaranta canne , non confiderando, che nell’ alveo ordinario del fiume 1’ acqua ha due foli impedimenti, che ritardano la fua velocità, cioè il toccamento, ed il radere le due ripe, o fponde del fiume; ma la mede* iìma acqua nel pattare fotto il ponte nel cafo noftro ritrova otto dei medefimi impedimenti, urtando, e radendo due fponde per arco ( tra- APPENDICE Vili. patto ( a ) F:g. L Tav. I.