di Domenico Guglielmini. 345 dunque anco G C I farà minore di F B K; e fono, come fi è dimoiato, F B K, G C I i compierti delle velociti delle perpendicolari F B, G C: adunque il complertò delle velocità della perpendicolare F B farà maggiore del compierti) delle velocità della perpendicolare G C; ma è ancora eguale, come fi è dimcrtrato; il che è imponìbile : non farà dunque F B maggiore di G C. Similmente fi dimofìrerà non poter eflere nè anco minore : faranno dunque eguali le F B, G C. E nella medefima maniera fi dimortrerà E A ertere eguale ad H O, e ancora alle predette F B, C G. Laonde E F G H farà la medefima o-rizzontalc ; il che cc. Corollario I. Da querto fi ricava, che la fuperficie de’ canali orizzontali è piana , ed equidiftante al fondo del canale, quando in tutte le fezioni v’è la medefima larghezza. Corollario II. E benché le frzioni fiano ineguali, lo rtertò contuttociò farà vero, fe la larghezza dell'ultima fezione farà o la più piccola dell’altre, o eguale alla più piccola; imperocché all'altezza di eifa fi livellano tutte l’altre; ma in querto cafo le larghezze dell’altre fezioni non fon vive, per. chè nmane (lagnante l’acqua nelle parti laterali, o gira, formando vortici. SCOLIO. Per la qual cofa, che le fuperficie, ne’ fiumi ancora orizzontali, fiano più birte vicino allo sbocco, che lontano da eiio, n’è caufa 1’erte-re nel primo cafo maggior la larghezza delle fezioni, che nel fecondo, la quale a poco a poco crefce, quanto più l’acqua s’ accorta allo sbocco ; e quarto accade naturalmente, perciocché l’acqua vicino allo sbocco, confervata la medefima velocità, dovrebbe cadere perpendicolarmente , o poco meno; e così dal troppo impeto è neceflitata a corrodere le ripe, e confeguentemente vengono a ridurfi le fezioni proporzionate ; tal che per quanto è portibile la fuperfitie dell’ acqua fia una fola. Ma di ciò diremo un’altra volt3. Tom. /. F f Co»