di Vincenzio Viviani. iz$ E per non allegar lavori fatti cosi fuor di regola di lungo tempo, comprovano quant’ io dico gli ultimi due, l’uno fatto per la maggior parte di fallo di Goifoiina all’cftrema rofa di S. Mauro a Signa, c l’altro con illeccata di gran pianta fatta con callagno, e terminata a principio di quello inverno, per coprir la rofa, che è intorno al mezzo del corfo d’Arno fotto la bocca di Greve; poiché quello di S. Mauro nelle pallate piene, ed in quell’ultime ancora è (lato ritrovato da capo dalla corrente, la quale, cadendogli addoflò dall’oppofla rofa di S. Colombano, ha minacciato, e minaccia di nuovo di (laccarlo dal continente, con pericolo di rientrare in quel grande acquiflo ; onde è bifognato ordinarvi due, c tre volte ripari nuovi per all’in fij col mcdefimo falfo di Golfolina, prunami, e fatine, per formarne prima più fproni, e poi riunirgli inficme, come farà necettario feguitare di man in mano, che la nuova rofa ritirandofi indietro, intaccherà quella fpalla. L’altro lavoro è quello lotto la Greve, il quale ricevendo Umilmente addotto di fe, come a fquadra, tutt’Arno cadente dalla parte di Quaracchi (fopra la quale dallo sbocco di Mugnone in giù, ficcomc all’oppofla ripa fui tempre d’opinione, che fi dovette continuare a riparare unitamente da ambe le parti, . 1 farfi dalle rofe più vicine a Firenze) ha dato molto da fare a tenerlo in piedi, e molto da temere della fua rovina, la quale farebbe accaduta, s’e’ non fi fotte fortificato, e f;’l diradare delle piene non avelie dato tempo a rillaurarlo, e non fotte collrutto di legname forte, del quale l’ordinai infieme col fotto: ftantechè, quando fu fatta illanza di ripararvi nella pallata Ellate troppo avanzata, non vi era munizione di cantoni, o di fatto, nè modo di condurvelo per barca, mentre Arno mancava d’acqua, e nel condurvelo per ilchiena, troppo farebbe valfo. Ma contuttoché quello lavoro fia in ettere, ed abbia forzato il fiume ad entrar nel fotto, non fi è però con etto confeguito quel fubito, e florido acquiflo, che dalle mediocri piene pattate fi farebbe fenza dubbio ottenuto, dopoché, colla continuazione da ambe le parti de’ lavori di fopra a feconda, e lungo le fpalle, fotte flato rimotto Arno dall’oppofla lunata, e fatto camminare per le fue diritture, per mezzo delle quali il medefimo lavoro farebbe flato non urtato, ma flrifeiato dalia corrente, che li farebbe incamminata volentieri, e non forzata-Tonu I. p men-