i83 DISCORSO A L SERENISSIMO COSIMO I I L GRAN-DUCA DI TOSCANA INTORNO AL DIFENDERSI DA’ RIEMPIMENTI , E DALLE CORROSIONI DE’ FIUMI, Applicato ad Arno in vicinanza della Città di Firenze, DI VINCENZIO VIVI ANI Matematico di S. A. S. SERENISSIMO GRANDUCA, UNICO MIO SIGNORE. U grande in vero, Sermo Signore, e d’un generofo fpirito di provvidenza, Tempre vegliante agli alti affari del ilio felicif-iimo Stato, la benignità, con cui l’A. V. Serma mi onorò d’interrogarmi fopra il negato da alcuni, e da alcuni altri affermato riempimento del lettod’Arno e dentro, c fuori di quefla fioritiilìma fua Città Dominante ; ma non punto minore ap-parve l’ineffabile bontà fua, allorachè non dubitando io di tale riempimento, e replicandole, che avrei pur creduto potervifi con profitto, e forfè notabiliflìmo, provvedere, fi compiacque l’A. V. di comandarmi l’efporlene in carta i miei fentimenti, ed ultimamente ancora d’ani-marmi a fpiegarle i modi giudicati da me i più (Ubili, e iniìeme i meno difpendiofi per riparare alle vicine corrofioni di qtieiìo fiume. A tutto riverente ubbidifco adeifu col preferite, qual fi fia , mio Difcor-fo, che drttato da purifiimo zelo con profondo oflequio mi fo irdito di confrcrarle, come indirizzato a quell’univerfal bene, a cui ita cosi intenta la mente fontiflimi di V. A., la quale per fua incomparabil clc- M 4 men-