170 rt Mare bifogno in que’ tempi tre gran circoftanze, perch’ella ci giungerti . Prima, eh’ ella fteffe tre giorni almeno per iftrada, eiiendo dal Porto di S. Niccolò alla foce vecchia d’eiTa Piave nove miglia in dieci. Seconda , che tutti quelli giorni ftia agitato il mire dada fortuna in modo , che non polla deporre erta torbida nel fondo » Terza , che la t.mpefta appunto fi incontri in que’ giorni, che la Piave entra in mare torbida, cioè in tempo delle fue piene, le quali non fuccedono più di tre, o quattro volte l’anno il più, e talora una, e neffuna; di modo che una di quelle circoftanze mancando, non fi verificava l’effetto, che le torbide, chc entravano in quelli Porti, forteto le ftefie,, che portava in que’ tempi 1® Piave, potendo effer vero, che fiano di qu Ile, ch’ella portò mille, e più anni fono, delle quali pur troppo il mare è pieno. Nè fi dica, che il vento particolarmente Sirocco le porti molto più prefter, perchè altro è il far gonfiar Tacque' ammaliandole, altro-è il farle feorrere: li Siroc-chi fanno gonfiar Tacque a quelle parti fin due, o tre piedi fopra il comune, lo-concedo; dunque le fanno correre con velocità? n*go quella velocità: nè credo, che la correntìa acquifti velocità a ragione d’un miglio di più al giorno, e ciò anche per poche- ore in tempo di tempera, fuori delle quali ella retta nel fuo corlò ordinario; la qual cofa benché paja firana, fe occorreffe, potrei forfè dimoftrare con molta facilità all’Eminenza Vofira, mentre quanto è favorevole il Sirocco* alla corrente preffo i lidi dell’Adriatico dalla parte di Tramontana, altrettanto è contrario all’altra corrente de’ lidi predò Italia ; onde gufiate che fiano Tacque al fogno, che ponno, la corrente non può più ricevere vantaggio1 alcuno da’ venti', i quali quanto la fpinguno per una parte,, tanto la rifpingono dall’altra. Ma quando fi concederti, che fi velocitarti ella qualche poco più di prima, farebbero nondimeno* Tariffimi i cafi, ne* quali ella poteffe pervenirvi ; perchè abbiamo detto, che ciò non potrebbe fucecdere fe non in que’ giorni,, che la Piave averte la piena, la quale è bensì caufata per lo più da’ Sirocchi, che ftruggono le nevi de’ monti, ma non giunge al mare fe non molti giorni dopo, dovendo feorrere più di novanta miglia da Cividal di Belluno- fino al mare , fecondo il corfo del tortuofo fuo alveo, oltre tante miglia, ch’ella corre prima d’effer; a Cividale; dal che nafee, che ella non arriva per lo più al