j I L M ARE In primo luogo dunque, giacché fiamo certificati, che il mare ha quello moto di corrente lungo i lidi da finiftra a d.-ftra, con la quale corrono anco i fabbioni alla ftefl'a carriera, comechè dalla corrente già detta fono in tempo di mare agitato così trafportati, farebbe a pro-pofito indagare quanto s’eftendono in larghezza ambe quelle correnti, dell’acque cioè, e de’ fabbioni. E quanto alla prima io aedo, che le acque partecipino di quella corrente, cominciando dalla riva per* molte, e molte miglia in larghezza; ma non ho efperienze, che mi diano indizio ceito della vera larghezza, dentro di cui fi mantiene quello moto; oltreché può anche fupporfi ineguale, ed irregolare : ben è vero , che eifendo a caufa di detta corrente più breve il viaggio delle galee, ed altri legni da Corfu a Venezia lungo le rive di Dalmazia, e nel ritorno lungo le rive d’Italia, e coflumando queile per lo più di corteggiar in diftanza di tre miglia più, o meno, è fegno, che quella corrente è fenfibile dentro a quelli termini per lo meno . Dico dunque, che febbene l’acque del mare hanno quella corrente non folo lungo le rive, ma infino alla diftanza di molte miglia da terra, come ho detto, a caufa della quale i iabbioni commortì dalle temperte vanno fempre feorrendo avanti da finiftra a delira, a feconda-della ftefta corrente ; nulladimeno quell’ effetto di fconvolgere, e fpin-gere avanti i fabbioni è fempre tanto maggiore, quanto più vicino a terra feorrono Tacque. Per intelligenza di che confideri Voftra Eminenza, ch’ogni poco d’agitazione dell’onde in quei luoghi, ove non è più d’un piede, o due d’acqua, folleva 1’arene, e ne intorbida Tacque medefime , laddove più avanti, ove fiano cinque, o fei piedi di fondo t reftano chiare ; nu fe l’agitazione del mare s’accrelce, s’intorbidano ancora que’luoghi, ove fono cinque, o fei piedi di fondo, e reftano efenti quell’arene, che fono ne’fondi di io., e dodici piedi; perchè l’impeto dell’ onde non giunge così bailo a fcompiglrare que’ fondi, ai quali però nelle temperte più gagliarde, ed impetuofe può giungere qualche commozione ; ficchè fuccertìvamente quanto più profondo è il mare, tanto più rare volte accade, che porta intorbidarli per ragione della commozione de’fuot flutti, che fino al fondo forfè s’avanzano. Mi ricordo però avermi raccontato il già Eccellentirtìmo Signor Marc’Antonio Sao- li